Franceschini: “Valorizzare l'Italia all'estero”

Un calice di vino nella mano di Bacco, piatti abbondanti di cacciagione, pesci e crostacei per un banchetto luculliano, ceste ricolme di grappoli d’uva, pani, mele e melograni, cascate di ciliegie di tutti i pantoni di rosso. È l’arte a riconoscere per prima la valenza culturale del cibo, il suo valore simbolico, sociale ed estetico, oltre che vitale, dall’epoca greco-romana fino all’avvento del barocco e al contemporaneo.

Riconoscimenti Unesco

Nello specifico, quest'anno si punterà sulla valorizzazione dei riconoscimenti Unesco legati al cibo come la Dieta Mediterranea, la vite ad alberello di Pantelleria, i paesaggi della Langhe Roero e Monferrato, Parma città creativa della gastronomia e l’arte del pizzaiolo. Durante i prossimi mesi, inoltre, saranno sostenute le candidature già avviate per il Prosecco e la nuova legata all’Amatriciana

Anno del cibo italiano

Così il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, insieme al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, inaugura il 2018 Anno del Cibo Italiano con una campagna social tutta incentrata su alimenti e piatti d’autore, quelli realizzati con tempera e chiaro scuro, in marmo o su ceramica, belli da concepirne profumo e gusto.

Le locandine

L’account Instagram @museitaliani posta e condivide circa 50 locandine digitali, tra le quali figurano la stele di Karo al Museo Egizio di Torino, la Cena con sponsali di Gherardo delle Notti, la Natura morta con peperoni e uva di Giorgio De Chirico, così come le sculture di Darren Bader al Museo Madre di Napoli e i manifesti pubblicitari conservati al Museo Salce di Treviso. Non potevano poi mancare l’Ultima Cena di Leonardo, gli affreschi di Pompei, le nature morte della Villa Medicea di Poggio a Caiano e i dipinti della Scuola Napoletana.

La campagna

Le regole della campagna social non cambiano: continua l’invito a visitare gli oltre 420 musei, parchi archeologici e luoghi della cultura italiani, a cercare, fotografare e condividere il tema del mese con l’hashtag #annodelciboitaliano. La condivisione delle foto diventerà un reportage collettivo che, attraverso il cibo, racconterà anche la storia della nostra società, l’evoluzione del gusto, evidenziando quanto il patrimonio enogastronomico faccia parte dell’identità italiana. Tutte le iniziative sul sito del Mibact.

Franceschini: “Valorizzare l'Italia”

Il 2018 Anno del Cibo Italiano valorizzerà e promuoverà l’intreccio tra cibo arte e paesaggio, che rappresentano i migliori attrattori culturali del nostro Paese.  Come sottolineato anche dal ministro Franceschini: “Sarà un modo per valorizzare e mettere a sistema le tante e straordinarie eccellenze italiane e fare un grande investimento per l’immagine del nostro Paese nel mondo. L’Italia deve promuoversi all’estero in maniera integrata e intelligente: valorizzare e promuovere l’intreccio tra cibo arte e paesaggio è sicuramente uno strumento molto utile per questo obiettivo”.

Martina: “Dedoicare l'anno a Gualtiero Marchesi”

“Non si tratta di sottolineare solo i successi economici di questo settore che nel 2017 tocca il record di export a 40 miliardi di euro – commenta il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina – ma di ribadire il legame profondo tra cibo, paesaggio, identità, cultura. Lo faremo dando avvio al nuovo progetto dei distretti del cibo. Credo – conclude Martina – che in quest’ottica sia giusto dedicare l’anno del cibo ad una figura come Gualtiero Marchesi, scomparso lo scorso 26 dicembre, che ha incarnato davvero questi valori facendoli conoscere a livello internazionale”.