E’ morto McKuen, poeta e scrittore d’avanguardia

E’ morto ieri all’età di 81 anni Rodney Marvin McKuen, meglio conosciuto come Rod McKuen. Il popolare e avanguardista poeta, cantautore, compositore e attore statunitense era stato ricoverato perché affetto da polmonite e ormai incapace di alimentarsi autonomamente. Raggiunse il boom professionale negli anni sessanta risultando tra i poeti più venduti degli Stati Uniti.

Poliedrico e innovativo artista, McKuen vantava una carriera costellata di successi: dalla produzione di dischi comprendenti poesie, monologhi, colonne sonore cinematografiche e musica classica all’ottenimento di due nomination all’Oscar e di una nomination al Premio Pulitzer per le sue composizioni musicali.

Ebbe il merito di tradurre le canzoni di Jacques Brel in inglese spianando la via alla diffusione del musicista belga nei paesi anglofoni. Considerato “re del kitsch” e dello “spoken word”, con la sua voce avvolgente divenne l’apripista dell’inedita commistione tra Crooning (Beat Generation) e New Age. Fu amico di Allen Ginsberg e Jack Kerouac, che conobbe a San Francisco negli anni Cinquanta durante il fiorire del movimento beat.

La poesia di McKuen, con oltre trenta libri di poesie venduti in milioni di copie, raccontava l’amore e il mondo della natura e della spiritualità. Nato a Oakland il 29 aprile 1933, McKuen scrisse oltre un migliaio di canzoni interpretate da, tra gli altri, Barbra Streisand, Perry Como, Chet Baker, Johnny Cash, Andy Williams, Dusty Springfield e Frank Sinatra.

Il suo brano più celebre rimane “Seasons in the sun”:  portato al successo in un primo momento da Terry Jacks nel ’73, gli permise di raggiungere un’incredibile notorietà nei paesi anglofoni vendendo in tutto il mondo oltre quattordici milioni di copie del singolo.