Dal 15 novembre è uscito in alcune sale italiane il film “Red Land (Rosso Istria)” del regista italo-argentino Maximiliano Hernando Bruno. La pellicola racconta il dramma di migliaia di italiani uccisi dai partigiani comunisti di Tito e gettati nelle foibe carsiche alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Una pagina buia troppo spesso taciuta e che solo negli ultimi anni ha trovato spazio sui testi scolastici. Ancor di meno se n'è occupata la cultura popolare: Lo ha fatto il cantante Simone Cristicchi con l'opera teatrale “Magazzino 18” e il telefilm Rai “Il cuore nel pozzo” diretto da Alberto Negrin. Ad affrontare ora il tema, ancora in grado di suscitare polemiche in una parte minoritaria dell'opinione pubblica nazionale, è Maximiliano Hernando Bruno, alla sua opera prima. “Red Land (Rosso Istria)” è stato proiettato per la prima volta alla 75esima edizione del Festival del Cinema di Venezia.
Nel film è stata raccontata anche la storia di Norma Cossetto, una delle vittime più note della violenza dei partigiani titini. La ragazza, uccisa dopo atroci sofferenze e gettata nella foiba di Villa Surani con la sola colpa di essere italiana, è stata insignita della medaglia d'oro al merito civile alla memoria nel 2009 con questa motivazione: “Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio“.
“Red Land (Rosso Istria)” sarà visibile nelle sale italiane ancora per pochi giorni. A Roma sarà possibile vederlo nei cinema Doria, del quartiere Trionfale, e Uci Parco Leonardo a Fiumicino. Oltre che nella Capitale, la pellicola sarà proiettata anche a Milano, Padova, Messina, Genova, Bergamo, Trieste, Udine, Bollzano, Verona, Siena, Caserta, Torino, Cesena, Catanzaro, La Spezia, Venezia, Treviso, Gorizia, Vicenza e Pordenone.
Un appello a vedere il film è stato fatto anche dal ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che sul suo profilo Facebook ha scritto oggi: “Stanno facendo di tutto per boicottare il film “Red Land – Rosso Istria” il film che racconta la tragedia delle foibe, il massacro di migliaia di nostri connazionali ad opera dei comunisti jugoslavi durante la Seconda Guerra Mondiale (…) Per decenni politici e intellettuali di sinistra hanno fatto di tutto per nascondere questa verità.Ora il regista è stato minacciato, additato come 'fascista'…Andatelo a vedere e fate passaparola. Affinché chi è morto con la sola colpa di essere italiano abbia almeno l'onore della memoria”.
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