DAVID DI DONATELLO A “PERFETTI SCONOSCIUTI”, MA A SBANCARE E’ “JEEG ROBOT”

Vince il David di Donatello – gli oscar italiani del cinema nostrano – “Perfetti sconosciuti” che si aggiudica anche il premio per la migliore sceneggiatura. Ma a sbancare la 60esima edizione del premio fondato nel ’56 dall’Accademia del cinema italiano è stato il film surreal-fantasy “Lo chiamavano Jeeg Robot”, opera prima del regista Gabriele Mainetti che ha conquistato non solo la statuetta come miglior regista esordiente, ma anche altre sei premi: miglio attore e attrice protagonista a Claudio Santamaria e Ilenia Pastorelli e ancora, come non protagonisti, Luca Marinelli e Antonia Truppo.

Stesso risultato per “Il racconto dei racconti-Tale of Tales”, di Matteo Garrone che conquista la miglior regia e poi sei statuette tecniche: miglior fotografia, andato a Peter Suschitzky; scenografia a Dimitri Capuani e Alessia Anfuso; i costumi a Massimo Cantini Parrini, che dedica il premio a Ettore Scola. E ancora per Garrone miglior trucco e acconciatura e effetti digitali. Delusione sicuramente per Claudio Caligari che, nonostante le sedici candidature ottenute da “Non essere cattivo”, ottiene solo il premio per miglior fonico di presa diretta. Infine, la musica è di Youth – La giovinezza di Paolo Sorrentino che conquista miglior canzone e colonna sonora.

Ma questa edizione, per la prima volta in diretta su Sky con la conduzione in prima serata del divertente Alessandro Cattelan, verrà ricordata anche per il nulla di fatto del film “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi, unica pellicola in lizza con un tema forte come quello dell’emigrazione, che aveva conquistato il Festival di Berlino con l’Orso d’oro ma che, giocando in casa, non ha vinto niente nonostante le quattro candidature.