2018, l'anno dei film “Made in Italy”

L'anno che è appena iniziato segna il ritorno dei grandi registi italiani sul grande schermo. Il 2018 vedrà le pellicole “Made in Italy” raccontare i fatti di cronaca che hanno scosso il Bel Paese. Una sorta di storia dei mali che, come riporta l'Ansa, potrebbe far breccia nelle giurie dei festival del cinema, da Cannes fino a Venezia e Berlino, senza sdegnare gli Oscar. Dietro la macchina da presa tornano Paolo Sorrentino, Matteo Garrone, Gabriele Muccino e Marco Bellocchio, fino a Laura Bispuri e Daniele Lucchetti.

Sorrentino e Lucchetti

Tra i più attesi c'è la pellicola “Loro” firmata da Paolo Sorrentino, il quale porta sul grande schermo il ritratto surreale di un politico e imprenditore quale Silvio Berlusconi (interpretato da Toni Servillo). A completare il film, sempre nel 2018 le sale offriranno in chiave comica, la parabola di un magnate della finanza condannato per frode fiscale che si ritrova a passare un anno ai servizi sociali, raccontato da Daniele Lucchetti in “Io sono tempesta” con Elio Germano, Eleonora Danco e Marco Giallini.

Muccino e Bispuri

Accorsi, Crescentini, Tea Falco, Favino, Sandrelli, Gerini, Ghini e Impacciatore; è il grande cast del film “A casa tutti bene” di Gabriele Muccino. La pellicola narra la storia di una grande famiglia che festeggia le nozze d'oro dei nonni sull'isola dove questi si sono trasferiti a vivere. Una mareggiata rimanderà la loro partenza facendo aprire il vaso di Pandora dei loro rapporti. “Figlia mia”, di Laura Bispuri con Valeria Golino e Alba Rohrwacher, è uno dei film in concorso a Berlino. Ambientato in Sardegna racconta la storia di una bambina di 10 anni che vive un'esistenza tranquilla fino a quando scopre di avere una seconda madre, quella naturale.

Bellocchio, Vicari, Garrone

Sul tema mafia ecco il film “Il traditore” di Marco Bellocchio, dedicato alla complessa figura del pentito Tommaso Buscetta la cui famiglia fu interamente sterminata dai Corleonesi, suoi rivali mafiosi. Daniele Vicari porta sul grande schermo un altro grande fatto di cronaca recente. “Sulla mia pelle” è la storia del geometra Stefano Cucchi, morto il 22 ottobre del 2009 nel carcere di Regina Coeli. Una vicenda che nella sala cinematografica sarà ricostruita attraverso l'iter processuale fino alla richiesta di rinvio a giudizio di cinque carabinieri. Anche Matteo Garrone, dopo “Il racconto dei racconti”, torna alla cronaca nera e lo fa con “Dogman”: si tratta di una specie di western urbano ispirato a Pietro De Negri, detto 'er canaro'. Siamo a Roma 29 anni fa nel quartiere della Magliana quando De Negri, tolettatore di cani, commise violenze indicibili sul piccolo criminale Giancarlo Ricci dopo averlo rinchiuso in una stretta gabbia.

Ligabue, Accorsi, Salvatores

“Made in Italy” è invece il film di Luciano Ligabue con Accorsi, Smutniak e Filippo Dini che ha per protagonista un uomo onesto arrabbiato con il suo Paese. C'è poi “Matrimonio italiano” di Alessandro Genovesi, con Diego Abatantuono al centro di una storia che racconta le difficoltà di chi vorrebbe le unioni civili in Italia e “Capri batterie”, nuovo film di Mario Martone sulla vita dorata degli intellettuali nella Capri degli inizi del '900. Tra i protagonisti Marianna Fontana, una delle gemelle di “Indivisibili”. Ma già a gennaio le sale ospiteranno “Il ragazzo invisibile seconda generazione”; di Gabriele Salvatores, e “Chiamami col tuo nome” di Luca Guadagnino che presto inizierà a lavorare al remake di “Suspiria” di Dario Argento con Tilda Swinton, Dakota Johnson e Chloë Grace Moretz.