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Una gita fuori Roma sul sentiero di San Giovanni Paolo II

A poche decine di chilometri da Roma, nel cuore dei monti Prenestini, c’è un santuario che per tanti anni è stato il “rifugio segreto” di San Giovanni Paolo II.
E’ il santuario Madre delle Grazie della Mentorella, uno dei più antichi d’Italia e d’Europa, che sorge a oltre mille metri sul livello del mare, fondato per volontà di Costantino nel IV secolo.

Un luogo caro a Wojtila

In questo santuario veniva a pregare il cardinale Karol Wojtyla, e qui venne anche alla vigilia del Conclave che lo elesse papa nell’ottobre del 1978. E qui fece il suo primo viaggio da Papa, il 29 ottobre dello stesso anno con un viaggio a sorpresa (“sono venuto qui a cantare il Magnificat” disse il nuovo Papa ai fedeli sorpresi dalla sua visita), per poi tornare ancora tante altre volte anche in incognito per passeggiare sui monti e pregare ai piedi della Madonna lignea realizzata a cavallo tra il 1100 ed il 1200 da un artista ignoto.

La storia artistica del santuario

La basilica romana in tre navate è ricca di elementi artistici (degni di rilievo sono il presbiterio, la cappella di San Silvestro ed i tanti affreschi) e di reliquie. Mentre davanti all’edificio è stata collocata una statua in bronzo di San Giovanni Paolo II. Al di fuori del Santuario, al termine del percorso di una Scala Santa, si arriva alla Cappella di Sant’Eustachio con il campanile e le tre caratteristiche campane a corda. Mentre nella roccia sottostante la Cappella, è possibile visitare la grotta di San Benedetto dove soggiornò per due anni san Benedetto da Norcia.

I luoghi di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI

Ed anche il papa che prende il nome del patrono d’Europa venne diverse volte alla Mentorella, sia come cardinale Ratzinger, sia come papa Benedetto XVI. Fuori dal comprensorio del Santuario è possibile fare lunghe passeggiate di montagna, un sentiero prende proprio il nome di Karol Wojtyla. Oppure si può sostare per mangiare (bene) e con poca spesa nei ristoranti che si trovano a Guadagnolo, dove tutti ricordano le visite ed anche le soste per un pasto veloce di Giovanni Paolo II.
Serena Livoli

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