Recanati, la città dell’Infinito

Una gita in provincia di Macerata per respirare l'arte, la storia, la poesia e non solo. Tutte le curiosità sui luoghi leopardiani

“Sempre caro mi fu quest’ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma, sedendo e mirando, interminati spazi di lá da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo; ove per poco il cor non si spaura”. Sono questi i primi versi de “L’infinito”, una delle liriche più famose dei Canti di Giacomo Leopardi, che il poeta scrisse negli anni della sua prima giovinezza a Recanati, sua cittadina natale e meta da noi prescelta quest’oggi per la nostra rubrica dedicata ai viaggi.

Un luogo incantato e avvolto dalla storia

Recanati si trova in provincia di Macerata, nelle Marche. Un comune con una storia antichissima, anzi preistorica dato che risulta essere stata abitata dai popoli Piceni, ma in effetti è nel Medioevo che si fece conoscere rientrando nelle tensioni tra guelfi e ghibellini. Poi il Rinascimento e il Risorgimento a far conoscere questa cittadina marchigiana in tutto il mondo.

La città di Leopardi

A Recanati tutto ruota attorno a Giacomo Leopardi: la maggior parte dei luoghi parlano del poeta, filosofo e scrittore che si ispirò proprio alla sua città per comporre i suoi scritti. E’ impossibile infatti non visitare innanzitutto la casa di Leopardi, il Colle dell’Infinito o la piazza del sabato del villaggio e la casa di Silvia, la sua amata. Vivere quei luoghi, respirare quell’aria ti avvicina a Giacomo Leopardi, ai suoi pensieri, alle sue opere. Incredibile come questi luoghi abbiano ispirato tanta arte!

Il museo dell’emigrazione marchigiana

Non solo Leopardi, a Recanati c’è anche lo straordinario museo dell’emigrazione marchigiana che racconta le storie, le testimonianze di coloro che lasciarono questi territori per cercare maggior fortuna all’esterno: negli Stati Uniti, America Latina, Australia… ci sono documenti e oggetti che ricordano quegli anni. Un passato recente che è importante non dimenticare. 

Oltre Leopardi, la musica e non solo

Recanati è anche la città della musica: qui è nato Beniamino Gigli, tenore famoso in tutto il mondo, tra i più importanti cantanti d’opera del XX secolo. Ed ancora non si può non visitare villa Colloredo Mels, un’antica dimora circondata da un grande parco per una passeggiata nella natura. La villa ospita i musei civici della città, all’interno dei quali si trova anche la famosissima “Annunciazione” di Lorenzo Lotto.

I luoghi dell’anima

Non si può trascurare l’itinerario spirituale che Recanati offre come la visita alla Cattedrale di San Flaviano degli inizi del XII secolo: la sua caratteristica è l’assenza di facciata. C’è poi la chiesa di Sant’Agostino in stile gotico con alcune opere di Antonio Calcagni e di Bellini; la chiesa di San Domenico con all’interno l’unico affresco di Lorenzo Lotto realizzato nella regione e la chiesa di Sant’Anna con la riproduzione della Santa Casa di Loreto prima dell’incendio del 1921.

Una cucina povera, ma ricca di sapori

Le specialità locali sono piatti semplici, della tradizione, ma buonissimi come i Vincisgrassi, una versione marchigiana delle lasagne. Ci sono poi le pizze dolci e di formaggio che di solito si preparano per la Pasqua. Mentre per Natale in tavola si portano i cappelletti di carne in brodo, abbinati alla galantina di gallina. Tutti piatti da abbinare con i vini del territorio come il Rosso Piceno DOC e i Colli Maceratesi DOC, bianco e rosso.