Il nuovo governo, attraverso Di Maio, annuncia ancora una volta che si abolirà il “jobs act“. Facendolo, purtroppo, non avverrà nulla di nuovo: tutti i governi degli ultimi 15 anni, hanno cambiato le norme varate dall'esecutivo precedente.
In questo modo si è realizzata una sorta di tela di Penelope, tessuta e disfatta in continuazione. Le imprese sono stanche di camminare su un terreno sempre terremotato, i lavoratori sono sempre più confusi. Ma mi chiedo, non sarebbe più conveniente che i governanti lasciassero fare a sindacati e aziende il mestiere che è loro: quello di definire le norme di comportamento del lavoro con accordi contrattuali?
Le norme stabilite da queste inteste hanno avuto sempre vita lunga e stabilità. Infatti lavoratori e imprese, mettendosi d’accordo, scrivono disposizioni perfettamente in equilibrio.
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