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Il turismo è l’oro d’Italia. Ecco perché l’inflazione non frena la ripresa

Il turismo è il petrolio dell’Italia. Il luxury travel è un settore in cui i viaggiatori sono disposti a pagare un prezzo più elevato per ricevere servizi di alta qualità, esclusività e privacy. Ciò significa che i viaggi di lusso possono includere qualsiasi servizio. Dal soggiorno in hotel alle esperienze gastronomiche raffinate. Dalle attività all’aperto esclusive alle visite di siti storici e culturali. Tutto portato alla massima espressione. Il turismo di lusso continua a registrare una crescita costante in tutto il mondo. Nonostante le incertezze legate a inflazione e aumento dei costi. Il mercato dei viaggi di lusso rappresenta un driver di ricavi primario per l’industria del turismo. Sebbene il settore sia ancora di nicchia si prevede per esso un rimbalzo più veloce rispetto al turismo in generale.

Focus sul turismo

L’Italia, meta dei viaggi lusso, prende così parte al Duco Travel Italy, il primo evento con focus sull’eccellenza dell’ospitalità italiana che coinvolge i più importanti buyer del mondo del comparto. Enit con Toscana Promozione è presente a Firenze presso il St. Regis & The Westin Excelsior per il summit di viaggi boutique. Con l’obiettivo di incentivare l’incontro tra gli esperti dell’ospitalità di fascia alta e i consulenti di viaggio selezionati provenienti da diversi mercati. Si tratta di consulenti di viaggio in prima linea e un mix di opinion maker, top seller esperti e professionisti altamente qualificati di nuova generazione. Il viaggiatore di alta-gamma sposta sempre di più l’attenzione sulla vacanza ecosostenibile quando sceglie una destinazione ed è attratta dagli hotel a 5 stelle che offrono tecnologia avanzata in ambienti eco-sostenibili. I viaggiatori che trascorrono notti in hotel a 5 stelle sono oltre 11,7 milioni. La componente internazionale rappresenta quasi il 76% del totale presenze. Nel 2020 si passa a poco più di 4 milioni di presenze di cui 2,2 milioni straniere (54,9% sul totale) e 1,8 milioni italiane (45,1%). Nel 2021 le notti complessive risalgono a circa 7 milioni.

Fonte di sviluppo

In Italia, il turismo di lusso rappresenta un’importante fonte di sviluppo economico per molte regioni. La Toscana, ad esempio, è una delle destinazioni preferite per i turisti di lusso, grazie alla sua ricca cultura, ai paesaggi mozzafiato e alla presenza di alcune delle più rinomate tenute vinicole del mondo. In particolare, l’offerta di alloggi di lusso come ville, castelli e resort è stata la categoria che ha registrato la maggiore crescita. Con un aumento del 12% rispetto al 2019. I turisti di lusso provenienti dall’estero sono stati oltre 3 milioni nel 2022. Con una spesa media di 4.000 euro a persona. L’Italia si conferma tra le destinazioni preferite dai viaggiatori di lusso, grazie alla sua ricchezza culturale, artistica e paesaggistica. Nonché alla qualità della ristorazione e dell’ospitalità. In particolare, le città d’arte come Firenze, Venezia e Roma continuano a essere le mete più ambite. Seguite dalle località costiere e montane di prestigio.

Preparazione professionale

La clientela di questo settore, soprattutto a seguito della pandemia, continuerà a ricercare privacy, spazio, sicurezza, qualità e cura dei dettagli. In precedenza, fattori intangibili come unicità, avventura e personalizzazione, hanno giocato un ruolo cruciale nel raggiungimento della soddisfazione del cliente alto-spendente. Tuttavia, essere in grado oggi di combinare la preparazione professionale e la perfezione del comfort da offrire può dare un vantaggio ai fornitori di servizi di lusso. Nel 2020, si stima che il turismo del lusso (domestico e internazionale) abbia generato ricavi per 511 miliardi di dollari a livello globale (Ufficio Studi ENIT su stime Statista). L’Italia è riuscita a mantenere una buona quota di mercato estero (25%). L’incidenza internazionale è risultata più alta rispetto alle performance delle 3 destinazioni che la precedono in classifica nel 2020 ossia Germania (10%), Francia (12%) e Regno Unito (2%). In questo contesto, per l’Italia l’aumento medio 2020-2024 stimato è del +26% per le entrate da turismo del lusso domestico e del +31,0% per quelle internazionali. Nel 2024 l’incidenza estera prevista passa al 28%.

Componente internazionale

La quota parte più alta è sempre riconducibile alla clientela internazionale. Il 59,6% di presenze, pari 4,1 milioni con una permanenza media complessiva è di tre notti.
“Si sta puntando sul concetto di lusso come autenticità dell’esperienza dell’eccellenza italiana, il vero lusso italiano esprime la possibilità di poter fruire della meravigliosa bellezza italiana” sostiene Maria Elena Rossi direttore marketing Enit. “L’Italia comunica il lusso in modo differente a seconda delle nazioni. La sensibilità culturale nel declinare i diversi messaggi abbraccia il lusso nascosto nei Paesi Bassi, un lusso raffinato e non scontato in Francia, un lusso ecosostenibile in Svezia e così via. Anche nella pianificazione delle campagne influencer, il mondo del lusso è una costante per Enit” conclude Rossi. La scelta di partecipare a Duco porta al centro le esperienze più esclusive già presenti all’interno delle campagne dell’Agenzia Nazionale del Turismo. E nel piano dell’ente che da sempre investe sulle fiere del lusso, compresa ILTM Cannes, Singapore e Bahamas che saranno traino per rinverdire un turismo di cui l’Italia ha già il primato.

Giacomo Galeazzi

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