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Allarme Sudan di Save the Children: “Ecco perché i bambini muoiono di fame nel Darfur settentrionale”

Allarme per la “crisi estrema” che in Sudan coinvolgerà a breve 18 milioni di persone. Nello Stato sudanese del Darfur settentrionale due bambini sono morti per cause legate alla fame. Si tratta di un segnale drammatico di ciò che sta per accadere. Poiché si prevede che, entro settembre, 18 milioni di persone saranno spinte alla fame estrema. E’ l’allarme di Save the Children. I sanitari hanno confermato le morti di un bambino e di una bambina. Legate alla mancanza di cibo nella città di El-Fashir. Le Nazioni Unite calcolano le persone che in Sudan affrontano la fame acuta. Un numero destinato a raddoppiare. Fino a raggiungere i 18 milioni entro settembre 2022.

Sudan alla fame

L’incombente crisi della fame nel Paese è in gran parte dovuta agli effetti combinati del conflitto. Della crisi economica. E degli scarsi raccolti. Il Paese ha dovuto affrontare tassi di inflazione estremamente elevati. Con una media del 336% negli ultimi 12 mesi. Il conflitto in Ucraina ha esacerbato la situazione in Sudan. Scatenando un aumento globale dei prezzi dei generi alimentari. Tanto da renderli inaccessibili per milioni di famiglie povere. “La morte di due bambini per fame a El-Fashir è straziante- afferma Arshad Malik-. Chiediamo con urgenza ai nostri partner internazionali di fare ogni sforzo. Per limitare l’impatto di tutto questo su bambini e le famiglie”.

Urgenza

Il direttore di “Save the Children” in Sudan si rivolge alla comunità internazionale. Per “sostenere con urgenza il popolo sudanese in questo momento difficile”. Arshad Malik chiede con urgenza alla comunità internazionale di dare priorità alla risposta umanitaria in Sudan. E di fornire cibo, di cui c’è disperato bisogno. E assistenza allo sviluppo a lungo termine. Per i bambini (e le loro famiglie) colpiti dalla crisi. Save the Children Sudan è attiva con programmi di sicurezza alimentare in cinque degli Stati più colpiti. Ciò include la distribuzione di sementi. E altri elementi per la produzione agricola. Capre per la produzione del latte. E un sostegno economico diretto. Nell’ultimo anno, l’organizzazione ha inoltre raggiunto più di un milione di sudanesi. Con servizi di salute e nutrizione. Assicurando l’aiuto di cui hanno bisogno ai bambini sotto i cinque anni colpiti da malnutrizione.

Giacomo Galeazzi

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