Sono 7.501 le famiglie che nel corso del 2017 si sono rivolte ad una delle trenta Fondazioni antiusura presenti in Italia e 904 le pratiche finanziate e garantite con fondi statali pari a 20.753.891 euro. Non solo. In 23 anni di lotta all’usura in Italia, sono stati 123.926 gli ascolti di persone indebitate a rischio e a usura e 20.222 le pratiche finanziate con fondi statali pari a 413.232.029 euro. Questi i numeri che emergono dalla relazione al bilancio annuale della Consulta nazionale antiusura, approvato all’unanimità ad Assisi durante l’assemblea ordinaria (22-23 giugno).
“I più colpiti in questi anni di crisi sono stati i giovani; per loro la situazione è tuttora critica – si legge nel bilancio annuale della Consulta -. Mentre in area euro la disoccupazione generale si è attestata all’8,7%, in Italia si è fermata al 10,9% cioè al livello di agosto 2012. Il tasso di disoccupazione degli under 25 è tornato a crescere attestandosi al 32,8%, uno 0,3% in più rispetto al mese di gennaio di quest’anno, occupando la terzultima posizione in Europa (la cui media è del 17,7%), dietro la Spagna 35,5% e la Grecia 45%. I più fortunati che riescono a trovare un lavoro, il più delle volte lo trovano in nero (13%)”.
La crisi economica ha favorito l’espansione del lavoro irregolare: mentre tra il 2012 e il 2015 andavano in fumo 462mila posti regolari, l’occupazione irregolare è aumentata di 200mila unità, oltre 3,3 milioni. In Italia, inoltre, la recessione ha scavato ulteriormente il gap tra ricchi e poveri. “La Banca d’Italia – aggiungono dalla Consulta, in una recente indagine sui bilanci delle famiglie italiane – ha verificato che il numero di persone a rischio di povertà, cioè con un reddito equivalente inferiore al 60% di quello mediano, è salito al 23% (nel 2006 era al 19,6%), quasi una persona su quattro. L’indice Gini, che misura la disuguaglianza nella distribuzione dei redditi, è salito al 33,5% contro il 33% del 2014 ed il 32% del 2006”. Come ormai è prassi consolidata, la Consulta nazionale antiusura ha collaborato con il Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, Domenico Cuttaia, nello svolgimento delle attività proprie del Comitato nazionale di solidarietà per le vittime dell’estorsione e dell’usura. Nel 2017 il Comitato ha deliberato interventi per 17.905.972,11 euro, di cui 11.378.254,66 euro a favore delle vittime di estorsione e 6.527.717,00 euro a favore delle vittime di usura.
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