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In arrivo una nuova grande campagna contro l'aborto

Stop ai manifesti che nelle scorse ore hanno suscitato enormi polemiche. Ieri sera Roma Capitale ha notificato una “diffida” alla società concessionaria per la rimozione della campagna #stopaborto di CitizenGO. “Ma CitizenGO – si legge in una nota dell'organizzazione – come promesso non si arrende, ed annuncia già la nuova campagna, con nuovi manifesti ed immagini sui social, sempre sotto l’hashtag #stopaborto, questa volta in occasione del 17 maggio, Giornata Internazionale contro l’Omofobia. Per ricordare coloro che i diritti civili non li hanno mai avuti: i bambini abortiti”.

“La censura politica del Comune di Roma è un attacco senza precedenti alla libertà di espressione di chi difende la vita dal concepimento alla morte naturale – ha dichiarato Filippo Savarese, di CitizenGO -. Di fatto, si dice che oggi non è lecito fare campagne contro l'aborto a Roma, a pena di sanzioni amministrative. È una violazione delle libertà costituzionali inaudita, che dimostra l'esistenza di un regime di pensiero sui temi bioetici che non tollera diversità di vedute. Invitiamo tutti i cittadini indignati per questo scandalo ad essere presenti alla Marcia per la Vita sabato 19 maggio a Roma (piazza della Repubblica ore 15) e rilanciamo con una nuova campagna contro l'aborto: lo slogan della nuova campagna è: 'I diritti civili nascono nel grembo materno'. Non è possibile rivendicare nessun diritto civile – vero o presunto – se prima non si riconosce il diritto alla Vita di tutti contro l'ideologia abortista”.

Contattato da In Terris, Savarese ha aggiunto: “L'eco internazionale che ha avuto questa affissione (è stata ripresa dalla Bbc, da giornali spagnoli e americani) dimostra che tre o quattro persone, attraverso una singola iniziativa, possono scuotere le coscienze. CitizenGo si basa proprio su questo: sulle potenzialità di ogni singolo cittadino di possedere gli strumenti per far sentire la sua voce all'opinione pubblica“. Il giovane attivista è del parere che “abbiamo aperto una breccia su due temi: sull'aborto e sul femminicidio. Abbiamo invitato i benpensanti a riflettere sugli aborti selettivi in Asia e anche nell'Est Europa: se c'è un giusto ripudio della violenza sulle donne, questo deve esserci anche nei confronti di quelle bambine a cui è impedito il diritto di nascere. Ma noi facciamo anche un passo in più: ricordiamo che ogni aborto è selettivo, perché seleziona un essere umano unico e irripetibile”. E ancora, Savarese conclude: “Siamo consci che la campagna fosse provocatoria e scioccante. Ma la coscienza comune è talmente anestetizzata, che ogni tanto c'è bisogno di un effetto defibrillatorio“.

Federico Cenci

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