Allarme gioco d'azzardo, il cui volume d’affari ha superato in Italia i 100 miliardi di euro nel 2017. Lo rivela un’analisi dell’Eurispes, diffusa in occasione della Festa del papà e ripresa dal Sir. “Circa quattro uomini su dieci in Italia (38,8%) spendono il proprio denaro per il gioco legale: di questi, il 23,2% gioca solo dal vivo, il 12,4% solo on line e il 12,4% partecipa su entrambi i circuiti. D’altro canto, il 61,2% degli uomini afferma di non partecipare a giochi con vincita in denaro”.
Preoccupante il dato secondo cui le percentuali più alte di quanti dichiarano di giocare si rilevano tra i più giovani: il 45,9% tra i 25 e i 34 anni e il 40,4% tra i 18 e i 24 anni (nelle altre classi di età considerate il valore non supera mai il 38% circa) – sottolinea l’Eurispes -. Tra i giochi legali con vincita in denaro il più diffuso è il Gratta e Vinci, con solo il 16,9% di giocatori che risponde di non giocarci mai, contro l’83% circa di chi vi gioca qualche volta, spesso o addirittura sempre. Diffusissimi anche Lotto e SuperEnalotto (78,1%). Meno della metà dei giocatori d’azzardo ha poi l’abitudine di giocare con le Slot Machines/Vlt (41,6%), di partecipare a scommesse non sportive (35,2%), giochi di carte (32,4%), Bingo (30,6%), scommesse ippiche (27,3%) e al Casino (23,8%).
I più giovani si confermano come i più assidui partecipanti in tutte le tipologie di gioco, prosegue il rapporto Eurispes. Indagando sulle motivazioni che inducono a giocare, al primo posto si classifica la speranza di una grossa vincita (27,2%), seguita dalla ricerca di denaro “facile” (24,3%) e dalla voglia di divertirsi (22,3%). Al 39,7% dei giocatori è capitato di avere la sensazione di spendere troppo giocando: “qualche volta” per il 28,3%, “spesso” per l’11% e “sempre” per lo 0,4%. Chiedere soldi in prestito per giocare è la situazione in cui si sono trovati meno giocatori (27,4%), anche se è da sottolineare che questa circostanza ha coinvolto più di un quarto del campione dei giocatori. Relativamente ai circuiti di gioco illegale, evidenzia Eurispes, il 65% del campione totale degli uomini intervistati non ne è mai venuto a conoscenza, il 27% ne è a conoscenza ma non vi ha mai preso parte, mentre l’8% vi ha partecipato direttamente. Al Sud il gioco illegale sembra essere più diffuso, con il 31,5% di uomini che è a conoscenza di tali circuiti ma non vi ha mai preso parte e l’11,8% che ha anche partecipato. Tra i giocatori e i non giocatori prevale l’opinione che la promozione, da parte dello Stato, del gioco lecito e responsabile non sia una condotta giusta – conclude l’Eurispes – poiché anche il gioco lecito crea dipendenza (26,8%) e comporta comunque il rischio di perdere ingenti somme di denaro (15,1%). Al contrario, una minoranza ritiene che sia un buon modo per scoraggiare il gioco illegale (17,7%) e tutelare i giocatori (11,2%).
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