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CONGO, MASSACRO DI CIVILI AL CONFINE CON L’UGANDA

Un nuovo massacro di civili inermi è avvenuto in Congo, nel nord Kivu, vicino a Beni, a pochi giorni dall’incontro avvenuto, per arginare gli attacchi dei ribelli ugandesi che operano sul confine tra i due Paesi, tra Joseph Kabila, presidente del Congo, e quello dell’Uganda, Yoweri Museveni. E proprio lungo il confine con l’Uganda un gruppo armato ha sparato sulla folla, uccidendo uomini, donne e bambini e mietendo più 100 vittime.
Il governo di Kinshasa ha proclamato tre giorni di lutto. Per le autorità locali l’attaco sarebbe da attribuire al gruppo islamista ugandese delle Forze democratiche alleate (Adf). Tuttavia, secondo la testimonianza rilasciata dal missionario italiano Gaspare Di Vincenzo, padre comboniano, gli aggressori avrebbero parlato in lingala, lingua autoctona, con esattezza, bantu parlata nella Repubblica Democratica del Congo  e usata dai soldati congolesi.
La Chiesa congolese più volte ha denunciato gli interessi su queste terre ricche di materie prime.
Così, a fronte dell’inerzia dell’esercito congolese e delle forze Onu, dall’ottobre 2014 sono oltre 1500 le vittime civili con l’uccisione, il 20 marzo scorso, di padre Vincent Machozi, sacerdote assunzionista congolese, molto attivo nella denuncia dei massacri in Congo.
Il grido di dolore proveniente dalla straziata terra del Congo non è rimasto inascoltato dal Santo Padre che, all’Angelus, per la Festa dell’Assunta, ha affidato, alle cure di Maria le speranze di pace del popolo della Repubblica Democratica del Congo: “alla Regina della pace, che contempliamo oggi nella gloria celeste, vorrei affidare ancora una volta le ansie e i dolori delle popolazioni che in tante parti del mondo sono vittime innocenti di persistenti conflitti. Il mio pensiero va agli abitanti del Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo, recentemente colpiti da nuovi massacri che da tempo vengono perpetuati nel silenzio vergognoso, senza attirare neanche la nostra attenzione. Fanno parte purtroppo dei tanti innocenti che non hanno peso sulla opinione mondiale. Ottenga Maria per tutti sentimenti di compassione e di comprensione e desiderio di pace e concordia!”.
Edith Driscoll

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