“Facciamo un appello alla vaccinazione degli alunni. Al momento, questa è la cosa più importante, soprattutto per gli studenti più piccoli”. E’ l’appello lanciato dal presidente dell’Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola, Antonello Giannelli, intervistato da Interris.it. “La ripresa della scuola c’è stata – ha detto Giannelli a Radio24 – e il sistema ha tenuto, ma non avevamo dubbi su questo: questo sta avvenendo grazie all’impegno dei presidi e dei docenti e di tutto il personale. Non ci sono state catastrofi ma c’è un’enorme difficoltà gestionale. I presidi si stanno occupando solo della gestione sanitaria, non di tutto il resto”.
Secondo Giannelli, non si può escludere del tutto un ritorno alla Didattica a distanza. Secondo il presidente dell’Anp, infatti, è presumibile che si possa tornare in Dad se la pandemia dovesse acuirsi ancora e se si verificassero molti casi di contagio nelle classi. Il fatto di aver riaperto le scuole è un grande successo: prima di tutto per la possibilità data a tutti gli studenti di poter frequentare in presenza, secondo si sono evitate molte difficoltà alle famiglie. “Molte famiglie avrebbero avuto problemi a livello organizzativo per andare a lavoro – spiega a Interris.it Giannelli -, altre magari con la connessione”.
“In tempo di pandemia – spiega ancora Giannelli – a tutti è stato chiesto di più. Per i presidi controllare e far controllare la vaccinazione degli alunni è un onere aggiuntivo, ma non ci tiriamo indietro – aggiunge -. Sarebbero però necessarie più risorse, ad esempio per le segreterie in modo da portarle tutte al massimo del loro organico, con personale formato per il lavoro che devono svolgere, ma molto spesso questo obiettivo non si riesce a raggiungere e si creano ulteriori problemi”.
Al momento, Giannelli rileva due principali problemi della scuola: far fronte al personale assente e la gestione del protocollo varato dal Consiglio dei Ministri per i casi di positività in classe. Sostituire il personale assente, siamo intorno al 10%, è diventato più difficoltoso con l’avvento della pandemia, in particolare al Nord, dove è più difficile trovare delle supplenze. “Per quel che riguarda il protocollo per la gestione dei positivi in classe ci sono delle difficoltà a causa dei ritardi delle Asl – afferma -. Il protocollo si blocca quando le Asl devono compiere azioni di natura sanitaria, ma si tratta di un problema già esistente, messo ancora più in evidenza con la pandemia”.
Resta però ancora un’incognita e non di poco conto, quella dell’Esame di Stato. Secondo quanto pubblicato dal Sole24Ore, per il terzo anno consecutivo, sarebbe in arrivo una deroga rispetto all’assetto normale della Maturità. “Non ci sono certezze – afferma Giannelli -. In via ufficiosa è circolata questa bozza, ma il Ministero non ha dato ancora nessuna indicazione ufficiale. L’esame si dovrebbe svolgere con la stessa modalità dello scorso anno, ma con l’aggiunta della prova scritta di italiano per tutti, ma come dicevo, bisogna aspettare l’ordinanza ufficiale“.
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