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L’esempio di Marcus Rashford, campione di solidarietà

In Europa, secondo i dati più recenti, vi sono oltre 26 milioni di bambini a rischio povertà, 4 milioni dei quali risiedono nel Regno Unito e, purtroppo, la pandemia da Covid-19 che stiamo affrontando e la crisi economica e sociale correlata alla stessa – se non adeguatamente arginata – potrebbe avere delle conseguenze negative su questi bambini già duramente provati.

Tanto premesso, nel Regno Unito, durante tutto il lockdown ed allo stato attuale, un giovane calciatore di 22 anni di nome Marcus Rashford in forza al Manchester United, sta propendendo ogni sforzo possibile al fine di permettere ai bambini a rischio povertà l’accesso a un pasto caldo.

Rashford è nato nei sobborghi di Manchester e ha vissuto in prima persona le difficoltà economiche in quanto la madre Melania con grande dignità ha saputo crescere lui e i suoi tre fratelli in un contesto lavorativo e sociale molto difficile, permettendogli però – con immani sforzi – di ricevere un’ istruzione e nel contempo accedere all’accademia del Manchester United a 11 anni.

Successivamente, con l’arrivo del successo sportivo, egli ha deciso di aiutare i bambini in difficoltà e, a partire dalla scorsa primavera, in concomitanza con il lockdown, si è battuto affinché ogni alunno in situazione economica precaria possa accedere gratuitamente alla mensa scolastica ed oltre a ciò ha prestato congiuntamente alla madre una pregevole opera di volontariato con associazioni che si occupano di contrastare la povertà alimentare tanto che la Regina Elisabetta di Inghilterra gli ha conferito la prestigiosa onorificenza di Membro dell’Impero Britannico.

Allo stato attuale, grazie al lodevole impegno profuso dal giovane calciatore ed al suo fulgido esempio di altruismo, numerosi ristoranti, catene di supermercati ed una catena di fast food – nonostante il periodo di difficoltà economica – hanno deciso di donare oltre un milione di pasti ai bambini in situazione di povertà attraverso un ente di beneficenza per cui Rashford presta una pregevole opera di volontariato.

In ultima istanza, alla luce di questa vicenda, è fondamentale che ognuno di noi aiuti sempre chi è in difficoltà e che tutti i governi propendano ogni sforzo affinché ogni bambino possa avere diritto ad un infanzia serena e senza privazioni materiali in ossequio alla stupenda frase che Madre Teresa di Calcutta era solita ripetere: “Quello che noi facciamo e solo una goccia nell’oceano ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”.

 

Christian Cabello

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