Stiamo parlando del “gemello digitale” della Terra. Un’iniziativa per simulare il pianeta in quasi ogni dettaglio. Dall’evoluzione del clima alle attività umane. E’ l’ambizioso obiettivo di “Digital Twin Earth”. Progetto dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). Se ne è parlato nell’evento “Il pianeta che cambia”. Organizzato a Milano. In occasione della Conferenza PreCOP26. L’incontro si è svolto al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica. Ed è stato il contributo dello spazio alla lotta ai cambiamenti climatici.
Agenzia spaziale
“E’ un insieme complesso di attività quello che lo spazio fa per proteggere il nostro pianeta“, spiega il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Giorgio Saccoccia. La Terra vista dallo spazio. E i tanti cambiamenti che di anno in anno diventano più evidenti. Secondo la testimonianza dell’astronauta Luca Parmitano, dell’Agenzia spaziale europea (Esa) Protagonista di due missioni a bordo della Stazione spaziale internazionale (Iss). Di cui l’ultima nel ruolo di comandante. A cavallo tra il 2019 e il 2020.
AstroLuca racconta lo shock provato nel vedere le tante trasformazioni del pianeta avvenute nei sei anni che hanno separato le due missioni. Dalla violenza degli uragani agli incendi fino alla foresta amazzonica. “Prima era tutto verde. Poi a distanza di pochi anni era completamente diverso. Una distruzione della foresta dovuta alla creazione di nuovi spazi. Per ottenere nuovi appezzamenti di terreno. Da destinare alla coltivazione o all’allevamento“. Ma a spingere i contadini a quella che da lontano può essere vista come “follia” è la disperazione. La necessità di sopravvivere. Producendo beni necessari al commercio. E’, dunque, un disequilibrio delle risorse a provocare spesso danni ambientali e climatici. “Per questo dico che si tratta di un problema politico. E’ un problema di redistribuzione delle risorse”, puntualizza l’astronauta Luca Parmitano.
Dallo spazio, dunque, arriva anche un aiuto per conoscere meglio il pianeta e rispettarlo. Grazie proprio al “Digital Twin Earth“. Il progetto che punta a replicare in digitale l’intero pianeta. E’ un modello virtuale della Terra il più possibile aderente alla realtà. Sul quale poter testare gli effetti di ogni decisione. Osservandone le conseguenze. “Lo si potrà fare raccogliendo tantissimi dati. Tutti quelli che oggi abbiamo a disposizione. Del passato e del presente. Spaziali e terrestri. Da quelli relativi all’anidride carbonica (Co2). Al numero delle specie viventi esistenti. Alle dinamiche umane. Come illustrato da Elena Grifoni-Winters. Capo gabinetto del direttore generale dell’Esa. L’agenzia spaziale europea.
“I dati vengono quindi riuniti. Come in un grande calderone. E poi processati e analizzati. Usando supercomputer potentissimi. E sfruttando l’Intelligenza artificiale per ottenere un grande modello artificiale della Terra– puntualizza Elena Grifoni-Winters- E’ un progetto molto costoso. Di decine di miliardi di euro. E con almeno un decennio di sviluppo. Potrà essere realizzato solo da una grande cooperazione internazionale“. Uno strumento da offrire a decisori politici “visionari”. A leader che abbiano a cuore il bene del pianeta.
"La prospettiva divina non sarà mai quella della divisione, mai, quella della separazione, dell’interruzione del…
Durante la pandemia, i bambini hanno avuto stili di vita più sedentari e peggiori abitudini…
Il recente decreto flussi, nel settore dell’assistenza familiare, ha previsto l’ingresso di 9.500 immigrati non…
Gli ultimi dati divulgati da S&P Global hanno evidenziato che, l’indice Pmi manifatturiero dell'eurozona, ad…
"Siate costruttori di una Chiesa missionaria". E' questo il mandato che Papa Francesco ha affidato…
Terrore a Oslo dove un uomo armato di due coltelli ha inseguito diverse persone, ferendone…
Questo sito utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente
Altre informazioni