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“For a Smile”, dopo due anni di pausa torna in ospedale la dog therapy per bambini

Dopo due anni di pausa a causa dell’emergenza Covid, riprende la dog therapy con i bambini ospedalizzati. “Inizative concrete per dare emozioni vere“, spiegano i promotori. E’ partito dall’ospedale San Paolo di Milano il progetto finalizzato a  facilitare l’integrazione. Migliorare la fiducia in se stessi. E perfezionare il linguaggio non verbale. I cagnolini di “For a Smile Onlus” tornano in ospedale con “Basta una zampa“. “Accade sempre qualcosa di straordinario quando un bambino vede un amico a quattro zampe che gli corre incontro. Ed è successo anche al San Paolo”, racconta Ludovica Vanni. Presegue la presidente e socio fondatore di For A Smile Onlus: “Accade che la routine della vita ospedaliera all’improvviso cambi. Si accende la curiosità e la voglia di scendere dal letto e giocare. La dog therapy aiuta i piccoli pazienti ad aumentare la fiducia in se stessi. Riducendo la tensione. Migliorando il loro benessere psico-fisico. Donando così gioia anche alle loro famiglie”. Dunque un emozionante ritorno nelle corsie degli ospedali pediatrici italiani dopo la sospensione delle attività per i bambini ospedalizzati. Le sedute di I.A.A. (Interventi Assistiti con Animali- Dog Therapy) sono ripartite grazie al sostegno di Elanco Italia. Dal reparto di Pediatria del San Paolo. E poi in altre eccellenze pediatriche di Milano, Roma e Torino.

A favore dei bambini

“Abbiamo accolto con piacere il dono offertoci da ‘For A Smile Onlus’ ed Elanco- afferma Giuseppe Banderali. Direttore della struttura di Pediatria e Neonatologia dell’Ospedale San Paolo di Milano. “Abbiamo aperto le porte della nostra struttura a questi speciali cagnolini – aggiunge-. I cani e altri aninali domestici hanno la possibilità di mettersi in relazione con i pazienti più fragili. Come peditara ci credo molto. Viviamo  un momento storico di post covid. Di fragilità umana. Soprattutto per bambini e anziani. L’intervento con i cani ha proprio la capacità di ridurre situazioni di stress e di ansia emozionale”. Iniziative come queste, secondo Banderali, “sono di aiuto per i pazienti. Per i loro familiari. Ma anche per gli operatori sanitari che svolgono un lavoro estremamente importante. E carico di responsabilità”. Infatti “i cani riescono ad entrare in relazione con i pazienti. Anche i più complessi. E e dare loro stimoli positivi. E’ stata un’esperienza molto emozionante. E siamo convinti che la dog therapy sia un aiuto in ospedale. Per rendere gli spazi sempre più accoglienti e familiari.”

Basta una zampa

Nel 2017 il progetto di dog therapy è partito negli ospedali. Ed è stato poi sospeso a causa della diffusione del Covid. Il primo passo per la riattivazione dell’iniziativa è coinciso con la riapertura della scuola. Dopo i lunghi periodi di lockdown e isolamento, “For a Smile” ha deciso di far entrare i cagnolini in classe. Nelle scuole dell’infanzia. Primarie. E secondarie di primo grado. Per facilitare l’integrazione e una nuova socialità. Le attività sono state realizzate negli anni 2021 e 2022 negli istituti scolastici in Piemonte, Lombardia e Sardegna. Cercando di rendere la scuola più accogliente e accessibile. L’obiettivo del progetto di “For a Smile Onlus”, infatti, punta al miglioramento della qualità della vita. E all’incremento del benessere dei bambini. Attivando e sostenendo le loro risorse di crescita e progettualità individuale. Ciò attraverso l’interazione sociale con un animale formato appositamente.

Benefici per l’infanzia

I percorsi di dog therapy puntano al miglioramento dell’esperienza sotto diversi punti di vista. E cioè aumento della fiducia in se stessi. Elaborazione del linguaggio verbale e non-verbale nella comunicazione. Senso di protezione in una fase dominata dall’incertezza. Valvola di sfogo emotivo. Miglioramento di alcuni aspetti motori e dello spirito di gruppo. Spiegano gli animatori del progetto: “Queste iniziative sono particolarmente indicate per bambini che vivono in contesti fragili. Per i bambini con disabilità. Affetti da autismo o altri disturbi del neurosviluppo“. Cinque anni fa “For a Smile Onlus” ha scelto di portare un sorriso ai bambini in ospedale. Attraverso percorsi destinati a pazienti pediatrici con disabilità psico-fisiche anche gravi. Ospedalizzati. O sotto cure mediche. I beneficiari della dog therapy sono i bambini e le loro famiglie. Insieme a tutto lo staff medico-clinico che può operare in situazioni di minore stress per i piccoli pazienti. Un sostegno prezioso quello della Dog Therapy, in un momento delicato. Durante il quale si genera spesso uno stato di forte insicurezza e ansia. Sia per il bambino. Sia per la famiglia.

Obiettivi

I singoli incontri si strutturano di volta in volta. In base alle esigenze del gruppo o del bambino. L’obiettivo resta comunque quello di lavorare sulle emozioni. Abbassare il livello di stress e di malessere. “Con attività ludiche in grado di promuovere la corretta interazione uomo-animale. E di aiutare i più piccoli ad allenare alcune capacità. Utili per vivere meglio le emozioni. E affrontare in maniera più efficace le difficoltà- evidenzia Ludovica Vanni-. Fondamentali sono la relazione e la sintonia che si instaurano con il cane. Perché portano l’infanzia a provare emozioni nuove. A sperimentare situazioni diverse. A comunicare in altro modo. E con un linguaggio diverso. Attraverso l’armonia che si instaura con i coadiutori IAA, il cane stimola sorrisi e non ha pregiudizi. Aiuta i più piccoli a trarre fiducia in se stessi. E sostegno per affrontare le sfide della vita quotidiana“. In tal senso la dog therapy può aiutare a “sviluppare delle vere e proprie ‘life skills‘. Ossia un insieme di abilità sociali, cognitive e personali. Che consentono di affrontare positivamente le sfide riservate dal quotidiano”.

 

Giacomo Galeazzi

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