Pd ribadisce: “Saremo all'opposizione”

Si parte domani mattina, alle ore 10.30, con il primo giro di consultazioni in Quirinale da Sergio Mattarella per la formazione del nuovo governo. Sono attese al Colle tutte le delegazioni dei partiti presenti in Parlamento. Ci sarà, ovviamente, anche il Pd, il cui segretario Maurizio Martina oggi in un'intervista a Radio Capital ha messo in chiaro: “Al presidente della Repubblica diremo quel che abbiamo detto quando con la direzione dopo la sconfitta grave, pesante, abbiamo riconosciuto la necessità di lavorare dentro una responsabilità che è quella di minoranza parlamentare. Lavorare per confrontarci con gli altri su grandi temi che noi fanno la differenza per la prospettiva del Paese. Il tema vero è rilanciare il progetto del Pd nell'attività parlamentare e fuori dalle istituzioni, lavorando per la riorganizzazione delle idee e del Pd sui territori”.

Martina ha comunque precisato che “sentiremo il Presidente e se ci saranno indicazioni non saremo insensibili”. Tuttavia, l'attuale ministro dell'Agricoltura esclude accordi con il M5S: “Mi pare un percorso molto difficile. Ci sono scelte di merito che ci differenziano. Ho visto finora un ipertatticismo figlio di tempi che non si vedevano dal un bel po'”. Ma esclude anche accordi con la destra: “Ci sono punti sostanziali di differenza tra noi e loro. Posso fare qualche esempio: la questione dei dazi di queste settimane, che sono sempre stati  sostenuti da Salvini: noi non possiamo fare da stampella a governi che danno seguito a questa prospettiva. Altro esempio: a giugno si discuterà il Trattato di Dublino. La destra ha tenuto posizioni molto differenti su questo tema, la Lega votò contro. Non vedo punti in comune nel confronto sui temi”. E conclude: “Noi rappresentiamo in tutto e per tutto l'alternativa al centrodestra e anche ad alcune proposte di merito del M5s”.