Manovra, botta e risposta Renzi-M5S

Resta al centro del dibattito politico il tema della Manovra, che nella giornata di ieri ha ricevuto ulteriori limature nella bozza da presentare a Bruxelles. E proprio le ultime misure, con la permanenza della plastic tax e le modifiche delle imposte sugli immobili, arrivano le critiche del leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che dalle pagine del Messaggero attacca non solo le misure previste per la prossima Legge di bilancio ma anche la tenuta del governo rispetto alla sfida della Manovra: “Auto aziendali, plastica, zucchero: no a nuove tasse, una mazzata per la classe media. Avanti anche senza Conte“. Parole che hanno incontrato l'immediata replica del Movimento 5 stelle che, via Facebook, rimanda al mittente gli affondi dell'ex premier: “Lo vogliamo dire chiaramente  non esiste futuro per questa legislatura se qualcuno prova a mettere in discussione il presidente Conte con giochini di palazzo, immaginando scenari futuri decisamente fantasiosi. Lo stesso vale anche se si continua a indebolire quest'esecutivo attraverso messaggi che fanno male al Paese e che lo mettono continuamente in fibrillazione”.

#show_tweet#

La bagarre

In sostanza, i Cinque stelle fanno quadrato assieme al resto della maggioranza ma lasciano comunque un avviso ai naviganti: “Il governo è forte se lavora unito e compatto – scrivono -: tutti dobbiamo lavorare seguendo la stessa strada, perché non esistono scorciatoie. L'accordo sulla Legge di bilancio è stato raggiunto da tutte le forze politiche di maggioranza. Ora andiamo a meta e miglioriamo la qualità della vita degli italiani”. A rincarare la dose di cauto ottimismo ci prova anche qualche altra componente della maggioranza, a cominciare dal ministro della Salute Roberto Speranza: “La tassa più brutta era quella sulla salute, il superticket. E l'abbiamo abolita. Al governo serve coesione”. Dura anche l'esternazione via Twitter del deputato dem Andrea Romano: “Che senso ha picconare ogni giorno il governo di cui si fa parte? Che senso ha lanciare petizioni contro misure decise a tavolo comune, invece di migliorarle insieme? Italia viva partito di lotta e di governo, stile Turigliatto?”.