In Italia, attualmente, permane una situazione di crisi socioeconomica caratterizzata da una forte caduta del potere di acquisto delle famiglie italiane. Vorrei ricordare che, negli ultimi due anni, l’aumento dell’inflazione ammonta a circa il 14-15%, con una previsione di un ulteriore 3% nel 2024 accompagnata da salari bassi, aumenti delle bollette e dei canoni d’affitto.
L’inizio dei saldi invernali, di conseguenza, prospetta uno scenario debole e blando. Consigliamo quindi di comprare soprattutto prodotti che servono, senza effettuare spese inutili dettate dalla semplice riduzione dei prezzi. Consiglio, inoltre, di fare delle verifiche in più punti vendita prima di acquistare determinati articoli, al fine di trovare un prezzo migliore. Occorre però diffidare da percentuali di sconto molto elevate, ovvero del 70 – 80% in quanto, nella maggior parte dei casi, si tratta di merce da fondo di magazzino. Il vero saldo invece, riguarda l’anno in corso e non i rimasugli dell’anno passato che vengono messi in vendita. Vorrei ricordare che, se un prodotto acquistato, è fallato o non corrisponde a quanto vi è stato promesso, si può farlo sostituire, farsi applicare una riduzione del prezzo oppure farsi restituire il denaro speso. Nel periodo dei saldi ci sono delle garanze e, se qualche commerciante non si dovesse comportare correttamente, i consumatori possono rivolgersi alle forze dell’ordine per tutelare i loro diritti.