Kazakistan: decollato da Baikonur il razzo russo Soyuz-2

Il razzo russo Soyuz-2.1a che trasporta l’astronave cargo Progress MS-24 è decollato dal sito 31 dello spazioporto di Baikonur, in Kazakistan. Il razzo è decorato con immagini dedicate al 100° anniversario di Vladimir Utkin, progettista di missili balistici intercontinentali e veicoli spaziali.

Spazio: Razzo russo Soyuz-2.1a decolla da Baikonur

Il razzo russo Soyuz-2.1a che trasporta l’astronave cargo Progress MS-24 è decollato dal sito 31 dello spazioporto di Baikonur, in Kazakistan. Lo riporta Roscosmos State Space Corporation. A breve l’astronave verrà messa in orbita. L’attracco con il modulo Zvezda della Stazione Spaziale Internazionale è previsto venerdì alle 6:50 ora di Mosca (3:50 GMT). Il razzo è decorato con immagini dedicate al 300° anniversario della città russa di Ekaterinburg e al 100° anniversario di Vladimir Utkin, progettista di missili balistici intercontinentali e veicoli spaziali.

Scoperto il luogo dello schianto della sonda russa Luna-25

Determinato il luogo dell’impatto della sonda russa Luna-25. Partita l’11 agosto dal cosmodromo di Vostochny a bordo di un razzo Soyuz, Luna-25 avrebbe dovuto posarsi in modo automatizzato sulla superficie lunare, nei pressi del Polo Sud, per eseguire alcuni esperimenti scientifici e fare da apripista per alcune successive missioni più complesse e già pianificate.

Secondo le simulazioni fatte da ricercatori dell’Accademia russa delle scienze, la navetta sarebbe caduta all’interno del cratere Pontecoulant G nell’emisfero sud della Luna. A comunicarlo è stata l’Agenzia spaziale russa Roscosmos che ha spiegato inoltre che il fallimento della missione è stato dovuto all’accensione troppo prolungata dei motori per il controllo della discesa, 127 secondi rispetto agli 84 previsti.

La missione avrebbe dovuto riportare la Russia sulla Luna a distanza di quasi 50 anni dall’ultima missione (Luna-24) rilanciando le ambizioni spaziali russe nel contesto della nuova corsa alla Luna che vede in prima fila Stati Uniti, Cina, Europa, India e Giappone.

Fonte: Ansa