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Giorgis (Apg23): “Accompagnare le mamme che vivono una gravidanza inattesa”

In un comunicato, Daniela Giorgis, responsabile del servizio famiglia e vita della Comunità Papa Giovanni XXIII, spiega l’importanza di non lasciare indietro i fragili della nostra società e la necessità di mettere in campo tutti gli aiuti necessari per accompagnare le mamme che vivono una gravidanza inattesa. 

Giorgis (Apg23): “Accompagnare le mamme che vivono una gravidanza inattesa”

«Esprimiamo tutta la nostra gratitudine alla famiglia Sinta di Villanova Canavese (TO) che ha trovato il piccolo Lorenzo, neonato abbandonato vicino al cassonetto dei rifiuti nei pressi della loro casa e ha prestato le prime cure chiedendo aiuto alle forze dell’ordine e all’ospedale.

Intendiamo essere vicini anche alla mamma e al papà del bimbo che nella disperazione hanno fatto questo gesto estremo. Sempre di più è necessaria una collaborazione tra pubblico e privato per non lasciare soli i più fragili di questa società. Gli sportelli di aiuto per la vita nascente delle associazioni di volontariato negli ospedali sono uno dei tanti tentativi per essere accanto alle mamme che vivono una gravidanza difficile per offrire tutti gli aiuti necessari. E’ importante ricordare che la legge italiana prevede il parto in anonimato, che offre la possibilità alle mamme di poter fare nascere i loro figli in sicurezza e darli in adozione, se alla nascita scelgono – nei 10 giorni successivi – di non riconoscerlo.

In Piemonte la Comunità Papa Giovanni XXIII, grazie al numero verde di aiuto alle donne 800.035036, ha accompagnato diverse mamme in questo percorso. In un’occasione una donna accolta per il periodo della gravidanza e successivamente al parto in una nostra famiglia ha scelto di non riconoscere la figlia e di dare la sua bambina in adozione. In tante situazioni abbiamo sperimentato che farsi prossimi, accompagnare le donne che vivono una gravidanza inattesa, mettendo in campo tutti gli aiuti necessari, permette di non lasciare indietro nessuno ed evitare che si ripetano casi come quello del piccolo Lorenzo».

E’ quanto dichiara Daniela Giorgis, responsabile del servizio famiglia e vita della Comunità Papa Giovanni XXIII.

redazione

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