Glocal News

La cooperazione internazionale al tempo della “policrisi” globale

Cento protagonisti della cooperazione internazionale provenienti da oltre 20 Paesi si riuniscono a Milano per discutere esperienze, approcci e prospettive d’azione, mentre lo scenario globale è sempre più complesso e fitto di emergenze umanitarie che hanno conseguenze ben oltre le aree colpite.

Alla sua XII edizione, torna il COOPI Meetingraduno internazionale annuale dedicato alla cooperazione internazionale e organizzato da COOPI – Cooperazione Internazionale, ong fondata nel 1965 da padre Vincenzo Barbieri. In quasi 60 anni, ha realizzato 2.771 progetti in 73 Paesi del mondo, sostenendo più di 120 milioni di persone e impiegando 5mila operatori espatriati e 67mila operatori locali. Oggi COOPI è presente in 33
nazioni di Africa, Medioriente, America Latina e Caraibi, nonché in Italia, con 252 progetti umanitari che raggiungono quasi 7 milioni di persone.

In programma a Milano da lunedì 23 ottobre, si conclude sabato 28 con la tavola rotonda “La complessità nel presente e nel futuro della cooperazione internazionale”, aperta al pubblico e trasmessa in diretta streaming. Un’occasione per interrogarsi ed elaborare strategie con cui affrontare la complessità delle crisi globali.

«Le crisi s’innestano sempre più l’una sull’altra, in una “policrisi” globale che ha un effetto moltiplicatore sulle conseguenze. Pensiamo ai paesi in guerra dove la mortalità annuale per i disastri naturali è del 34% maggiore rispetto alle aree di pace, o alla crisi del grano legata al conflitto in Ucraina, che ha colpito i paesi europei così come del Corno d’Africa», dice Ennio Miccoli, direttore di COOPI, aggiungendo: «La complessità aumenta e dobbiamo attrezzarci per rispondere».

Al centro dell’incontro le continue emergenze, innescate o aggravate dal crescente numero di disastri climatici, calamità naturali e guerre. Il 2023 è stato segnato da drammi come la crisi in Sudan, il terremoto in Turchia e Siria, le alluvioni in Libia, la guerra in Ucraina, il riaccendersi del conflitto israelo-palestinese.

L’anno scorso sono stati oltre 270mila i morti a causa di 387 disastri climatici e 55 guerre: una cifra record che rischia di aumentare nel 2023. Già nel 2021 il numero di morti nei conflitti armati era cresciuto del 45% dal 2020 (più di 100mila), invertendo la tendenza al calo iniziata nel 2014. Inoltre, nel 2022 oltre 108 milioni di persone sono fuggite dalle proprie case, 19 milioni in più in un anno, un dato record, e mai visto prima è anche il numero di sfollati interni, oltre 71 milioni, (+20% in un anno). Nel frattempo, il numero di persone fuggite da conflitti e violenze è raddoppiato a oltre 28 milioni di persone, toccando il totale di 62 milioni, e quelle partite a seguito di disastri sono state quasi 9 milioni.

«Un “imponente susseguirsi di crisi a cascata”, come l’ha definito il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, sta mettendo a dura prova il sistema dell’aiuto umanitario», afferma Claudio Ceravolo, presidente di COOPI. «La cooperazione – ha aggiunto – deve ridefinirsi, in un mondo dove s’intrecciano gli effetti di catastrofi naturali, violenze, strascichi della pandemia, povertà, flussi migratori, riequilibri geopolitici». COOPI è sempre più impegnata sulle emergenze, cui rispondono 191 progetti sul totale di 252. Nel 2022 ha sostenuto, nel complesso, 6,8 milioni di persone in 33 paesi tra Africa, Medioriente, America Latina e Caraibi, Italia.

Nel corso della settimana sono previsti approfondimenti e gruppi di lavoro con vertici e soci di COOPI, coordinatori, responsabili e cooperanti. I paesi rappresentati, oltre all’Italia, sono Siria, Iraq, Giordania, Libano, Tunisia, Libia, Mali, Niger, Senegal, Burkina Faso, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Centrafricana, Kenya, Etiopia, Somalia, Sudan, Venezuela, Colombia, Perù, Ecuador.

All’incontro pubblico di sabato intervengono il presidente di COOPI Claudio Ceravolo, il presidente della rete Link2007 Roberto Ridolfi, la docente di Politica economica dell’Università di Pavia Enrica Chiappero-Martinetti, il presidente di VOICE Dominique Crowley, la Protection Associate di UNHCR Francesca Paltenghi; modera la giornalista Antonella Tagliabue. Alla tavola rotonda (ore 9.30-13.30) si può prendere parte di persona al Palazzo delle Stelline di corso Magenta 61 a Milano o in diretta streaming (in italiano, francese, inglese, spagnolo). La partecipazione è gratuita previa iscrizione: in presenza su coopi.org/meeting-milano, in streaming su coopi.org/meeting-online .

redazione

Recent Posts

Scoperti 40 quadri falsi: AI rileva Monet e Renoir contraffatti

Un'esperta d'arte - utilizzando l'intelligenza artificiale (AI) - ha scoperto che 40 quadri offerti come…

8 Maggio 2024

Ue: “Non c’è una posizione comune dei 27 sulla legittimità di Putin”

Un portavoce della Commissione Europea, esprimendosi in riguardo alle recenti elezioni in Russia, ha sottolineato…

8 Maggio 2024

Xi Jinping in visita a Belgrado, incontro bilaterale a Palazzo Serbia

Nella giornata di oggi, il presidente cinese Xi Jinping, si è recato in visita in…

8 Maggio 2024

Incendio a Bolzano: distrutto lo stabilimento Alpitronic, pericolo fumi

A Bolzano, l'intero stabilimento dell'Alpitronic, leader mondiale delle colonne di ricarica per auto elettriche, è…

8 Maggio 2024

Gli Usa non consegnano le armi a Israele per timori su Rafah

Gli Stati Uniti hanno temporaneamente sospeso la consegna di un carico di bombe a Israele…

8 Maggio 2024

Il Papa omaggia la statua della Madonna di Lujan

Papa Francesco, a bordo della 'papamobile' aperta, è entrato in Piazza San Pietro poco dopo…

8 Maggio 2024