“Grazie a tutti di questa bellissima medaglia, spero che sia utile all’Italia per sottolineare l’importanza della scienza nel nostro Paese”. Un lungo applauso del pubblico ha accompagnato la consegna del premio Nobel per la fisica al professor Giorgio Parisi, nel corso della cerimonia che si è svolta nell’aula magna del rettorato dell’ateneo capitolino La Sapienza. Il riconoscimento, ricevuto dal fisico italiano lo scorso 5 ottobre per il suo contributo allo studio dei sistemi complessi, è stato consegnato a Parisi dall’ambasciatore di Svezia Jan Björklund.
Parisi ha vinto il premio insieme allo scienziato americano di origine giapponesi Syukuro Manabe e al tedesco Klaus Hasselmann. L’italiano per “la scoperta dell’interazione tra il disordine e le fluttuazioni nei sistemi fisici dal livello atomico alla scala planetaria”, mentre i due climatologi “la modellazione fisica del clima della Terra, che ne quantifica la variabilità e prevede in modo affidabile il riscaldamento globale”.
“Vorrei dedicare il Nobel a Nicola Cabibbo, che mi ha trasmesso la conoscenza, ma anche l’amore per la scienza“, ha detto Parisi subito dopo avere ricevuto il premio. “Sono stato fortunato per avere studiato in un’università che, grazie a Edoardo Amaldi, ha selezionato qui persone di valore come Cabibbo”, ha aggiunto “Qui ho avuto tantissimi collaboratori, circa 230, ma naturalmente non potevano essere tutti qui. Ho avuto poi contatti con tanta gente con cui ho collaborato a distanza e con i quali, pur occupandoci di temi diversi, siamo andati tutti nella stessa direzione”, ha detto ancora il Nobel per la fisica.
Parisi ha inoltre ringraziato la Fondazione Nobel “per la compagnia prestigiosissima con la quale sono stato premiato, con climatologi che hanno messo in guardia sui pericoli del cambiamento climatico”, ha detto riferendosi agli altri due vincitori, Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann, con i quali divide il premio, del valore complessivo di circa un milione di euro. “Grazie a tutti per l’affetto dimostrato con questo calorosissimo applauso“, ha poi aggiunto rivolgendosi al pubblico che per alcuni minuti ha accompagnato, in piedi, la consegna della medaglia e del diploma con un applauso carico di entusiasmo.
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