Riad nega il sostegno ad Al Qaeda

Riad ha chiesto a un magistrato americano di porre fine alle azioni legali in cui si sostiene che Riad abbia dato supporto ai terroristi di al-Qaeda per portare avanti gli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001, sostenendo che le vittime non hanno portato alcuna prova a riguardo. Michael Kellogg, avvocato del regno, ha riferito che i rapporti della Commissione sull'11 Settembre, dell'Fbi e della Cia non forniscono alcuna prova sul fatto che Riad abbia dato il proprio sostegno a tali attacchi. 

Difesa

Conclusioni, speculazioni e dicerie non sono sufficienti” ha riferito Kellogg al giudice distrettuale George Daniels durante un'udienza a New York. Gli avvocati delle vittime, delle loro famiglie e delle imprese danneggiate dagli attacchi dell'11 Settembre sostengono invece che l'Arabia Saudita avrebbe fornito ad al-Qaeda denaro attraverso organizzazioni di beneficienza. Questa posizione è stata sostenuta dalle dichiarazioni sotto giuramento di due ex funzionari e dell'ex senatore della Florida Bob Graham, ex presidente del comitato ristretto sull'intelligence, in cui forniscono le loro opinioni sul fatto che alcuni funzionari sauditi negli Stati Uniti avrebbero fornito appoggio a due dei dirottatori che hanno compiuto gli attentati dell'11 settembre 2001 al World Trade Center di Manhattan.

Jasta

Il Congresso nel 2015 ha approvato la Jasta, la legge contro gli sponsor del terrorismo, che per la prima volta ha consentito azioni legali contro i sauditi per gli attacchi dell'11 settembre. Prima di questo provvedimento Riad era coperta dall'immunità in quanto Stato sovrano. Secondo gli avvocati delle vittime, le accuse sono sufficienti per andare avanti e cercare ulteriori prove riguardo il ruolo dell'Arabia Saudita. La Jasta aveva ricevuto il veto dell'allora presidente degli Stati Uniti Barack Obama per timore che potesse portare a deteriorare le relazioni diplomatiche tra Washington e Riad.