Categories: Editoriale

La buona tecnologia

Come ai tempi della dinamite, non è la cosa in sé ad essere sbagliata ma come l’uomo la utilizza. E in questo periodo di ipertecnologizzazione, in cui gli smartphone hanno preso il controllo delle nostre vite, dove non passiamo più di cinque minuti senza controllare se qualcuno ci ha mandato qualcosa, dove in sala d’attesa preferiamo giocare al cellulare più che parlare, e passiamo interi pomeriggi a cercare un pupazzo virtuale in mezzo alla strada, c’è spazio anche per la buona tecnologia, quella che non instupidisce ma accultura. E diventa persino volano economico.

Oggi infatti app, dispositivi mobile, stampa 3D, realtà aumentata possono dare una mano determinante a questo settore; facendo “parlare” direttamente i protagonisti: i monumenti. Le proiezioni degli analisti ci dicono che, grazie ai contenuti digitali, l’Italia vedrebbe crescere la propria domanda turistica di circa il 10%; con un effetto traino positivo sul PIL e sull’occupazione valutato attorno all’1%.

Una strada che, recentemente, ha avuto un ambasciatore d’eccezione; il riferimento è al progetto con cui il Google Cultural Institute ha “virtualizzato” la Valle dei Templi di Agrigento, dando la possibilità a milioni di utenti di viverla in realtà aumentata prima di venire a vederla dal vivo. Un’operazione promozionale che ha però riacceso i riflettori sull’importanza della valorizzazione del nostro patrimonio artistico.

Attenzione però, perché l’effetto boomerang è dietro l’angolo. Se l’Italia non investirà di più nel restauro e la conservazione dei suoi tesori, l’ampliamento del pubblico può diventare deleterio. Se, ad esempio, la ricostruzione è troppo cinematografica, il turista potrebbe rimanere deluso dagli effetti speciali e non apprezzare l’esistente.

Un rischio parziale, visto che i nostri tesori storico-artistici non hanno bisogno di grandi “ritocchi”; peggio sarebbe se, arrivati in Italia per ammirarli, trovassero impossibile farlo per colpa di uno sciopero, della carenza di personale, della mancanza di fondi o di qualunque altra “scusa” che negli anni ha affossato il potenziale turistico del Belpaese.

Ultima riflessione, amara. Pensare che debba essere un colosso americano ad interessarsi, seppur virtualmente, del nostro patrimonio fa un po’ tristezza.

Angelo Perfetti

Recent Posts

La Juve domina, ma non graffia. Il Milan tiene

La Juve produce molto ma raccoglie il nulla, solo un punto che non serve ad…

27 Aprile 2024

Hamas diffonde video di due ostaggi

Hamas ha diffuso un video che mostra due ostaggi a Gaza. Lo ha riferito Haaretz.…

27 Aprile 2024

In Italia 60mila decessi per l’amianto in dieci anni

In Italia, negli ultimi dieci anni, sono state circa 60mila le persone morte per malattie…

27 Aprile 2024

Chi sono i 29 “alfieri della Repubblica”

Ventinove giovani alfieri della Repubblica: un riconoscimento alla solidarietà, ai comportamenti virtuosi e all'attenzione per…

27 Aprile 2024

Occupazione in crescita rispetto al pre-Covid

Nel 2023 la platea degli occupati in Italia ha toccato i 23,6 milioni di unità,…

27 Aprile 2024

Fine settimana di bel tempo, piogge sul Nord Ovest

La temperatura risale durante questo fine settimana, dopo le massime di circa 12 gradi toccate…

27 Aprile 2024