Ultimo appuntamento con “Musica a Palazzo”

Questa sera andrà in scena l'ultimo appuntamento con l'evento “Musica a Palazzo” che ha animato il cortile dell'Episcopio di Carpi nel mese di settembre.

L'iniziativa

Gli appuntamenti musicali sono stati voluti fortemente dal vescovo di Carpi, monsignor Francesco Cavina, per la riapertura del Vescovado dopo i danni subiti dal terremoto che colpì l'Emilia nel 2012. Il vescovo si è impegnato affinchè l'Episcopio potesse tornare pienamente accessibile a tutti i membri della comunità ed ha voluto festeggiare questo ritorno alla “normalità” con una rassegna di concerti. Alla presentazione dell'iniziativa, monsignor Cavina aveva detto che: “Le tre serate di concerto rappresentano un'ulteriore occasione per favorire lo sviluppo della cultura e far conoscere il Vescovado, rendendolo accessibile alla cittadinanza, attraverso la musica e il canto”. 

I concerti

Gli altri due appuntamenti si erano tenuti il 9 settembre con l'esecuzione del “La Serenissima” realizzata da tre esponenti della scuola strumentale veneziana. Il 21 settembre era stata invece la volta del concerto dei cori “Ushac Arcobaleno” e “Le Nuvole Gruppo Parkinson”. Questa sera, alle ore 21, sarà il trombettista Marco Pierobon e l'organista Paolo Oreni ad allietare i presenti con il concerto di San Bernardino, una riproposizione dell'esecuzione andata in scena per la festa del Santo Patrono nella Cattedrale della cittadina emiliana. Marco Pierobon, per anni prima tromba nell'orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia, ha presentato così la sua esibizione: “Mediante l’organo sarà possibile combinare una miriade di suoni diversi alla tromba, lavorando sull’accoppiata tradizionale per rielaborare le opere moderne e romantiche”.

Il palazzo

Il Palazzo vescovile di Carpi ha riaperto le sue porte nel maggio del 2017 grazie al lavoro svolto dal Laboratorio di restauro Alchimia di Cavezzo con i fondi messi a disposizione dalla regione Emilia-Romagna e dalla Cei. L'edificio risale al 1780 e fu un progetto dell'architetto Giulio Cesare Taviani. Il palazzo è attiguo alla Cattedrale a cui si accede grazie ad una loggia sopraelevata.