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Leonardo, genio a metà

Sfuma l'idea del “genio solitario” di Leonardo da Vinci. Infatti, secondo un recente studio condotto dalla storica Monica Azzolini, dell'Università di Bologna, gli studi anatomici con cui il grande artista rinascimentale ha magnificamente illustrato il corpo umano con una prospettiva che si avvicina al 3D, potrebbero essere frutto di un vero e proprio lavoro di squadra.

I manoscritti

La Azzolini ha analizzato i manoscritti del “genio” toscano, confrontandoli con la letteratura medica del tempo, arrivando alla seguente conclusione: gli studi del corpo umani condotti da Leonardo furono realizzati con una rete di medici e chirurghi che lavoravano nelle corti rinascimentali e negli ospedali. “Nel corso dei secoli è stata tramandata questa visione quasi agiografica del Leonardo anatomista come di un genio solitario, che sezionava i cadaveri dei criminali nell'oscurità di qualche sotterraneo. Se leggiamo i documenti del tempo, però – ha spiegato la storica intervenendo alla presentazione della mostra 'Leonardo 39. La costruzione di un mito', allestita presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano – scopriamo che gli studi anatomici erano fatti in squadra da più persone: è perfino possibile che medici e chirurghi venissero affiancati da artisti incaricati di fare i disegni”.

Lavoro di squadra

Dunque, il “genio” di Leonardo non sarebbe frutto unicamente delle sue idee e intuizini: “E' difficile pensare che sezionasse e disegnasse allo stesso tempo, facendo tutto da solo”. I documenti, tra l'altro, hanno dimostrano che Leonardo “aveva relazioni con medici e chirurghi della corte di Milano e probabilmente accedeva alle dissezioni dei cadaveri che venivano fatte regolarmente negli ospedali della città”. Ma questo apre la strada ad un altro piccolo mistero: resta infatti da capire chi fossero i suoi più stretti collaboratori: “un'impresa molto difficile, vista la carenza di documenti“.

“Leonardo 39”

Allestita presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, e aperta fino al 6 maggio con il sostegno di Fondazione Cariplo, la mostra “Leonardo 39. La costruzione di un mito” espone documenti, volumi, fotografie, disegni e oggetti storici relativi alla mostra che nel 1939, al Palazzo dell'Arte di Milano, contribuì a creare l'immagine di Leonardo come genio universale, anticipatore delle più disparate scoperte scientifiche, fino ad arrivare alla nascita del museo stesso nel 1953.

Laura Boazzelli

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