Con l'arrivo di agosto quasi tutti sentono l'inevitabile richiamo delle vacanze. Questo accade soprattutto nelle metropoli, dove al caldo si uniscono i disagi della viabilità ridotta e delle attività commerciali che in questo mese si permettono il “lusso” di chiudere le saracinesche e, con esse, lo stress e i pensieri di un anno intenso di lavoro. Va detto che il binomio vacanze-agosto è un'abitudine tutta italiana. Come riporta VanityFair.it, infatti, in altri Paesi si preferiscono altri mesi, come giugno o settembre.
Lavorare ad agosto per molti sembra un incubo, ma non tutti ne sono sicuri. Oltralpe, molte aziende non chiudono i battenti e hanno persino registrato una migliore performance lavorativa dei dipendenti. I vantaggi, sebbene lontanamente considerati, ci sono. “In primo luogo – riporta VanityFair.it – si lavora meno” perché l'utenza si riduce notevolmente, soprattutto per quanto concerne gli uffici pubblici. In secondo luogo, una città semideserta e un ufficio meno affollato hanno un impatto notevole sulla riduzione dello stress perché scemano le relazioni fumantine, frequenti nei luoghi di lavoro. Insomma, il nuovo motto dovrebbe essere “agosto, stress mio non ti conosco”.
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