Curiosità

I gemelli Ricci, dal miracolo Spezia alla Serie A da avversari

Non sono i primi e, probabilmente, non saranno nemmeno gli ultimi fratelli a giocare in Serie A. I gemelli Ricci, Federico e Matteo, hanno però qualcosa di speciale. Un filo rosso in comune, che li lega tanto quanto l’identico aspetto fisico. Centrocampista offensivo Federico, regista di centrocampo Matteo, con un florido passato nelle giovanili della Roma, i Ricci si sono affrontati domenica in un inedito Spezia-Sassuolo in massima Serie. Il poker dei neroverdi ha premiato Federico, che ha disputato gli ultimi minuti con la maglia sassolese ma, nel recentissimo passato, a unire indissolubilmente i due fratelli è stata proprio la compagine ligure. Che, insieme, hanno contribuito a far promuovere in Serie A. Poco male per Matteo, perno del centrocampo spezino ormai da alcune stagioni, e all’esordio assoluto nel calcio dei grandi. La soddisfazione di calcare il prato di A con suo fratello vale sicuramente più di una vittoria. Solo per stavolta naturalmente.

Matteo e Federico

Tanto in comune ma storie diverse. I gemelli Ricci nascono e crescono nel vivaio giallorosso, protagonisti di quella magnifica Primavera di Alberto De Rossi che, fra gli altri, sfornerà in quegli anni talenti come Romagnoli, Politano, Caprari e Ciciretti. Di lì, l’ascesa verso le stelle: Matteo inizia subito in provincia, prima nell’allora Lega Pro poi in B, dove conquista man mano un posto di rilievo nelle squadre d’appartenenza. Un centrocampista tutto muscoli, col piede da regista che già si era notato ai tempi di Trigoria.

Per Federico la soddisfazione di vestire la maglia della prima squadra giallorossa, con Rudi Garcia che lo tiene con sé al suo primo anno di Roma mandandolo in campo quattro volte. Regalandogli la soddisfazione di partire da titolare nell’ultima di campionato contro il Genoa. Poi la B col Crotone, da trascinatore, di nuovo A col Sassuolo e qualche parentesi in prestito. L’ultima proprio allo Spezia, dove ritrova il fratello.

I Ricci di A

Percorsi diversi con un epilogo comune: gli stadi della massima Serie. Quella A che, anche grazie a loro, gli Aquilotti liguri hanno conquistato per la prima volta nella loro storia. Con un centrocampo che si affiderà alla classe di Matteo, mentre Federico tenterà di riprendere il discorso interrotto col Sassuolo ormai tre anni fa. Con la maturità giusta per giocarsi le sue carte e con la motivazione in più di sapere che la Serie A ora avrà più aria di casa. Quando Rudi Garcia li portò in ritiro li presentò scherzando sulla loro straordinaria somiglianza. Identici sì, ma due calciatori diversi e, ora, anche con due maglie diverse. Tornati fra i grandi per dimostrare che nel campionato di Ronaldo, Dzeko e Lukaku possono starci anche loro.

Damiano Mattana

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