Le immagini di PDS 70b ottenute con osservazioni fatte nello spettro degli ultravioletti rappresentano un importante traguardo nello studio dei pianeti extrasolari, quelli esterni al Sistema solare. Infatti, nonostante in questi anni ne siano stati scoperti più di 4000, solo di una manciata abbiamo immagini dirette. “Non sappiamo ancora molto su come crescano i pianeti giganti – ha spiegato Brendan Bowler, uno degli autori dello studio – “e questo sistema planetario ci offre la prima opportunità di assistere al suo accrescimento”.
Le osservazioni indicano infatti che il pianeta, che orbita attorno a una nana arancione a 370 anni luce da noi, è cresciuto incorporando gas e polveri dalla nube che ancora avvolge la stella in circa 5 milioni di anni. Ora la sua crescita si è quasi del tutto fermata, un ritmo molto più lento che lo porterebbe a crescere nel prossimo milione di anni di appena lo 0,2%. Per riuscire a osservare questi meccanismi i ricercatori hanno sviluppato un’innovativa tecnica di pulizia delle immagini per eliminare la luce accecante prodotta dalla stella e isolare solo quella relativa al pianeta. Un metodo che promette di migliorare la conoscenza della formazione dei pianeti e dimostra ancora una volta, anche 31 anni dopo il lancio, il valore eccezionale del telescopio spaziale Hubble.
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