Sembra uno scenario da film: un paese invaso da cinghiali selvatici. E invece a Mondaino, paese dell'entroterra riminese, è realtà. Gli animali sono scesi dalle vicine zone boschive per cercare cibo, diventando presto una emergenza per il piccolo centro abitato.
Di qui l'ordinanza del sindaco di chiudere oggi un plesso scolastico per consentire una maxi-operazione di abbattimento degli animali. L'ordinanza reca la firma del primo cittadino Matteo Gnaccolini. “Come amministrazione dobbiamo pensare in primo luogo alla sicurezza dei cittadini”, sostiene il sindaco che ricorda come “negli ultimi mesi si sono moltiplicate le segnalazioni relative alla presenza di cinghiali sia in zone limitrofe al centro abitato, sia nelle aree di campagna con avvistamenti anche nei pressi dell'istituto comprensivo di via Fonte Leali”. L'operazione è condotta dalla squadra di braccata 'Solengo della Valconca'. Protesta però l'associazione animalista romagnola 'Basta Delfinari': “La natura non ha bisogno di caccia per autoregolamentarsi, sa benissimo farlo da sola”.
La presenza degli ungulati è percepita ormai come un problema in tutta Italia. In quasi tutte le regioni, periodicamente, giungono appelli alle istituzioni affinché si facciano carico del problema. Da tempo Coldiretti Lazio – come riportava di recente Roma Today – punta il dito contro “lo sviluppo incontrollato della fauna selvatica” che nel 2017 ha prodotto “danni per oltre 7 milioni di euro e nel 2018 vedono la situazione notevolmente peggiorata”. Secondo l'associazione, i cinghiali, “nel Lazio, provocano danni stimati in 4 milioni di euro ogni anno”.
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