Trovati i corpi dei tre americani rapiti in Messico

I tre fratelli americani – rapiti una settimana fa da un gruppo armato – sono stati ritrovati morti vicino alla città di confine di Matamoros. Erica Alvarado Rivera, 26 anni e i fratelli Alex, di 22, e Jose Angel, di 21, si erano spostati da Progreso – la città in cui vivevano – a Matamoros, a meno di 50 km di distanza, per andare a trovare il padre. Ed è stato proprio lui, Pedro Alvarado, a identificare i corpi dalle fotografie mostrategli grazie ai tatuaggi che avevano i ragazzi. I corpi erano gravemente ustionati ed in avanzato stato di decomposizione. Ognuno presentava una ferita da proiettile alla testa.

Il procuratore generale dello stato settentrionale di Tamaulipas, Ismael Quintanilla Acosta, giovedì ha rilasciato una dichiarazione in cui informava che le autorità stanno indagando su un’unità di polizia locale circa un possibile coinvolgimento nella sparizione dei ragazzi. I genitori dei fratelli hanno riferito che i tre ragazzi erano stati sequestrati da uomini vestiti in tenuta di polizia che si identificano come “Hercules”, una unità di sicurezza nella città di confine segnata dalla violenta guerra dei cartelli della droga. Quintanilla ha dichiarato in conferenza stampa che sono indagati nove dei 40 agenti dell’unità di polizia.

“Ero sempre preoccupata per loro quando andavano a trovare il padre in Messico” ha detto tra le lacrime la madre Rachel, residente in Texas. La famiglia infatti era separata da anni; la madre, dopo la separazione, era rimasta negli Usa con i figli e il padre aveva aperto un’officina meccanica al di là del confine statunitense. I ragazzi raggiungevano il padre qualche settimana all’anno per passare del tempo con lui e aiutarlo nel lavoro. La figlia maggiore lascia quattro bambini di età compresa tra i 3 e i 9 anni. Insieme ai tre fratelli è stato freddato anche il fidanzato della giovane, il 32enne messicano Jose Guadalupe Castaneda Benitez. “Applicheremo la forza della legge e tolleranza zero” ha assicurato il governatore Egidio Torre Cantu, commentando la morte dei tre americani e del cittadino messicano anche se le loro identità devono ancora essere confermata da DNA.