Tre operai salgono sul tetto: “Il lavoro o ci buttiamo”

Tre ex operai del servizio verde pubblico del Comune di Corigliano-Rossano (in provincia di Cosenza)  sono saliti stamattina sul tetto della sede della Polizia municipale nel centro storico di Rossano e minacciano di lanciarsi nel vuoto se non otterranno risposte certe sul loro futuro occupazionale. 

Senza lavoro

I tre fanno parte di un gruppo di 12 operai che fino ad un anno e mezzo fa avevano lavorato per conto di una ditta in appalto che si era aggiudicata la gara nel Comune di Rossano. Scaduti i termini dell’appalto, tutti e 12 gli operai erano rimasti senza lavoro.

L'anno scorso l'amministrazione del comune cosentino (poco più di 74mila abitanti) aveva indetto la nuova gara d'appalto che però era andata deserta. Ne sono seguiti diversi incontri e tavoli con le sigle sindacali ma, ad oggi, non è stato ancora deciso nulla sul futuro degli operai.

Da qui, l'agitazione operaia. I tre lavoratori hanno detto che intendono rimanere sul tetto fino a quando non saranno date loro risposte concrete su eventuali assunzioni. Sul posto, sono intervenuti i vigili del Fuoco, la Polizia di Stato ed i carabinieri.

Corigliano-Rossano

Lo scorso 31 marzo sono stati dichiarati estinti i singoli comuni di Corigliano e Rossano e decaduti i rispettivi organi di governo. Domenico Bagnato, Prefetto in quiescenza, è stato nominato Commissario prefettizio per la provvisoria gestione del nuovo Comune, con i poteri del Sindaco, della Giunta e del Consiglio fino all'insediamento degli ordinari organi di governo da eleggersi in occasione del turno elettorale amministrativo del 2019.

Il Commissario è coadiuvato, fino all'elezione dei nuovi organi, da un comitato consultivo formato dai Sindaci dei comuni originari. La nomina del Commissario si è resa necessaria per assicurare l'espletamento degli adempimenti finalizzati a consentire l'avvio del nuovo ente locale e la regolare erogazione dei servizi allacittadinanza che conta 74 mila e 848 abitanti.