Sui muri insulto alla memoria Marco Biagi

Marco Biagi non pedala più”. E ancora: “Onore a Mario Galesi, Onore ai compagni combattenti”. Più un semplice “1000 Biagi”. Queste le scritte comparse stamattina sui muri della facoltà di Economia a Modena, dove il professore era stato poco prima di essere assassinato a Bologna. L'omicidio avvenne proprio un 19 marzo, quello di sedici anni, ad opera delle Nuove Brigate Rosse.

A rendere pubblico il fatto è stato Michele Tiraboschi, docente dell'Ateneo. “Queste le scritte… – ha sottolineato sul social network, pubblicando un paio di immagini -. Questa la ragione del perché ricordare Marco Biagi. Non uno stanco rituale ma una battaglia di verità. Una morte assurda e ingiusta, maturata in un clima di odio e intolleranza che purtroppo non è scomparso“.

“Lo Stato ha abbandonato mio padre”, l'accusa di Lorenzo Biagi, figlio del giuslavorista ucciso, il quale ha commentato anche la frase di Barbara Balzerani, ex Br, sulle “vittime come mestiere”. “Provo un grande disgusto nei confronti di questa frase anche perché offende noi vittime e tutte le persone che hanno sofferto. Io, ad esempio, come figlio di Marco Biagi, penso che ci dovrebbe essere più rispetto nei confronti di noi vittime perché una frase del genere credo sia completamente irrispettosa nei nostri confronti. Il monopolio della parola non lo vogliamo avere noi vittime – ha aggiunto Lorenzo Biagi . ma non lo dovrebbero avere di certo loro che sono solamente degli assassini e dovrebbero tacere e basta”.