Scarcerati 5 pachistani accusati di terrorismo

Erano stati arrestati il 24 aprile 2015 in un blitz coordinato dalla Dda di Cagliari e condotto dalla Digos di Sassari. Oggi, con la scarcerazione degli ultimi cinque, sono tornati tutti in libertà gli undici presunti terroristi pachistani che, secondo l'accusa, sarebbero legati a una cellula di Al Qaeda con base ad Olbia. La decisione è stata presa dal tribunale del Riesame della Corte d'assise di Sassari.

Come riporta l'Ansa, “gli altri sei, tutti con posizioni minori, erano già tornati liberi nei mesi successivi alla cattura, mentre per i cinque liberati oggi erano stati prorogati di sei mesi i regolari termini di carcerazione preventiva. Il tribunale ha accolto l'istanza di nullità avanzata dagli avvocati della difesa rispetto alla proroga emessa in ottobre”. Tra gli arrestati, un imprenditore residente ad Olbia e un imam residente a Zingonia, in provincia di Bergamo. Nei loro confronti è stato disposto l'obbligo di dimora. Venute meno le esigenze di sicurezza e ordine pubblico che avevano imposto la custodia cautelare in carcere, il processo proseguirà nell'aula della corte d'assise di Sassari. La prossima udienza è fissata per il 19 dicembre. Si riprenderà con la requisitoria del pm, poi la parola passerà alle parti civili, ossia all'avvocatura dello Stato per il governo italiano, e infine ai difensori degli imputati. Gli undici pachistani sono accusati di strage, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e raccolta illegale di fondi. Secondo gli investigatori, alcuni imputati avrebbero raccolto soldi per finanziare le scuole coraniche in Pakistan. La cellula è accusata anche di traffico di immigrati clandestini, ma l'accusa più grave è quella di aver ideato e pianificato diversi attentati in territorio pachistano. Tra questi anche la strage di Peshawar dell'ottobre 2009, quando un'autobomba uccise centinaia di persone, tra cui decine di bambini.