Sono dieci le ordinanze di custodie cautelari che i carabinieri di Reggio Calabria hanno eseguito nei confronti di altrettante persone, nell’ambio di un’operazione contro le cosche della ‘Ndrangheta che operano a San Ferdinando, nella piana di Gioia Tauro. Le persone arrestate sono accusate di associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso in detenzione e porto in luogo pubblico di armi da fuoco e da guerra e clandestine, concorso in detenzione, vendita e cessione di enormi quantitativi di sostanze stupefacenti e concorso in danneggiamenti aggravati dalle modalità mafiose.
L’operazione – eseguita la scorsa notte – è denominata “Eclissi 2” e rappresenta la prosecuzione dell’operazione “Eclissi” iniziata novembre del 2013 e terminata nell’ottobre del 2014. Nel corso delle due operazioni si è fatta luce sugli interessi criminali ed economici della ‘ndrangheta nella zona, dove sono particolarmente attive le ‘ndrine dei “Bellocco-Cimato” e “Pesce-Pantano”.
Le due complesse e articolate operazioni hanno permesso di confermare la presenza delle cosche all’interno del comune di San Ferdinando dove, già nell’ottobre scorso vennero arrestati il sindaco Domenico Madafferi e il vice sindaco Santo Cieli, mentre oggi è stata ripristinata la custodia cautelare in carcere di un ex consigliere comunale accusato di associazione mafiosa.
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