Convalidato dal gip l’arresto di Giacomo Piran, il palermitano di 44 anni fermato due giorni fa per detenzione di munizioni da guerra. Il giudice gli ha dato i domiciliari e ha confermato le ipotesi accusatorie dei pm Geri Ferrara e Claudio Camilleri.
La polizia di Stato nell’ambito di un’attività di antiterrorismo aveva eseguito una quarantina di perquisizioni. Nell’abitazione del quarantenne gli inquirenti avevano trovato pallottole calibro 9 e 7,62 Nato, video e documenti scritti in arabo e manuali di addestramento bellico. Sequestrato anche materiale informatico che collegherebbe l’uomo ad una cellula dell’estremismo islamico. Piran, ex allievo dell’esercito, è conosciuto anche a causa dei disturbi psichici di cui ha sofferto in passato.
L’uomo, sposato con una nordafricana, era già segnalato alle autorità per violenza di vario genere. Il presunto terrorista è stato controllato insieme ad altri soggetti che da mesi erano sotto osservazione perché molto vicini ai cosiddetti “convertiti”, gli italiani che aderiscono all’Islam.
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