Palazzo esploso a Roma, 82enne è accusata di omicidio e strage. “Non sono pentita”

Gli agenti della polizia di stato del commissariato S. Basilio avrebbero identificato il colpevole della strage avvenuta nel palazzo di via Galati 42. Una violenta esplosione aveva scosso l’edificio che poi era stato avvolto dalle fiamme. Un uomo di 50 anni ha perso la vita e 14 persone sono state ferite. La responsabile dell’esplosione sarebbe Giovannina Serra, un’83enne di origine sarda, ex inquilina dell’appartamento d cui è partita la deflagrazione. Le Autorità Giudiziare hanno disposto il suo fermo con l’accusa di strage e omicidio.

Ma per le forze dell’ordine l’arresto non è stato semplice, infatti, l’anziana donna ha opposto resistenza agli agenti e ha dichiarato di non “essere pentita di quello che ha fatto”. La donna era stata sfrattata dall’appartamento qualche tempo fa. “Viveva quasi segregata in casa, non era tanto normale – dichiara uno dei vicini – La conoscevo di vista, l’ho anche salvata poco tempo fa, quando era rimasta bloccata in ascensore. La signora aveva mostrato segni di instabilità incendiando una poltrona sul balcone. Era una persona riservata, viveva quasi nascosta nell’appartenento che apparteneva all’ex marito defunto”.

Dalle indagini in corso è emerso che la donna era stata raggiunta da quattro ingiunzioni di sfratto, ma secondo la Polizia non aveva ancora abbandonato l’appartamento e lo scorso 3 gennaio, sempre nello stesso appartamento dove si è verificata l’esplosione, era stata segnalata una fuga di gas, ma non è ancora chiaro se la segnalazione sia astata fatta dall’anziana donna.