Operazione “Dedalo”: sgominato traffico di reperti archeologici internazionale

Si chiama “Dedalo” l’operazione coordinata dalla procura di Santa Maria Capua Vetere che ha portato all’arresto di 19 persone nelle province di Caserta, Napoli, Salerno, Frosinone e Latina. I sospettati sono stati accusati di associazione per delinquere finalizzata allo scavo illecito e al traffico internazionale di reperti archeologici. I carabinieri della stazione di Clavi Risorta (Caserta) e il nucleo tutela patrimonio culturale di Napoli sono riusciti così a recuperare anche quattro superfici affrescate che erano state rimosse da Pompei, il sito archeologico più visitato al mondo.

Inoltre tra i reperti recuperati ci sono anche un cratere a campana di grandi dimensioni del IV-II secolo a.C., un’anfora della Magna Grecia con coperchio e una a due anse verticali, tutti e tre molto probabilmente realizzati dal pittore Assteas di Paestum. I reperti recuperati sono circa 1500 e hanno un valore di 1,6 milioni di euro, sono di diversa natura e datazione, e tra di essi, gli uomini delle forze dell’ordine hanno trovato numerosi falsi.