Omicidio Fiorillo: 2 arresti

Vendetta. L'omicidio di Francesco Fiorillo, 45 anni – ucciso in un agguato a Vibo Valentia il 15 dicembre del 2015 – potrebbe essere nato proprio da una vendetta. É l'ipotesi più accreditata degli investigatori del Commissariato di Vibo Valentia e dello Sco, che stamattina hanno arrestato due persone con l'accusa di omicidio. Nel marzo del 2018, era già stato arrestato Antonio Zuliani, di 26 anni. Secondo quanto è emerso dalle indagini, Fiorillo potrebbe essere stato ucciso perché avrebbe tentato di adescare uno o più minori legati a persone che avrebbero poi programmato la vendetta nei suoi confronti. A detta degli inquirenti, con i due arresti di stamattina é stato completato il quadro delle responsabilità.

L'omicidio

Fiorillo fu assassinato mentre rincasava dopo che aveva parcheggiato la propria automobile. Gli assassini, armati di pistole, lo attesero nascosti dietro un cespuglio. L'uomo, un venditore ambulante, morì sul colpo. Il primo arrestato, Zuliani, fu identificato grazie al profilo genetico ricavato da un guanto in lattice trovato sul luogo dell'agguato. Per l'identificazione e l'arresto degli altri due arrestati di oggi, si è rivelato fondamentale il gps installato sull'automobile di uno dei due e impiantato da una società di assicurazioni. L'apparecchiatura ha rivelato i movimenti effettuati dall'automobile del presunto omicida di Fiorillo consentendo agli investigatori di inchiodarlo alle sue responsabilità.

L'assassinio di Fiorillo e la successiva scoperta delle sue tendenze pedofile fecero scattare, sempre nel 2015, un'indagine del Commissariato di Vibo Valentia che portò alcuni mesi dopo all'operazione, denominata “Settimo cerchio”, che stroncò un giro di pedofilia e portò all'arresto di 3 persone – tra cui un ventottenne di nazionalità bulgara e un pensionato sessantaquattrenne – ritenuti responsabili, a diverso titolo, dei reati di prostituzione minorile e corruzione di minorenne aggravati.