Si svolgerà oggi a Roma l’esame autoptico sul corpo di Emanuele Morganti, il ventenne di Alatri, morto dopo quasi due giorni di agoni in ospedale, in seguito al pestaggio avvenuto fuori del locale Mirò, cittadina in provincia di Frosinone, in seguito ad una lite nata per l’accaparramento di un drink. Il medico legale, designato dalla Procura di Frosinone dovrà stabilire se, oltre ai colpi mortali inferti da Paolo Palmisani e Mario Castagnacci, possa aver provocato il decesso anche un’eventuale emorragia interna scaturita dai calci e dai pugni sferrati dagli altri cinque indagati a piede libero.
Nel frattempo, Palmisani e Castagnacci indagati con l’accusa di omicidio volontario, fermati a Roma e rinchiusi nel carcere di Regina Coeli, sono stati messi in regime di isolamento in quanto si teme che possano essere oggetto di ritorsioni da parte di altri detenuti.
E mentre le indagini – seppur rese difficili dall’omertà, come sottolineato dagli inquirenti – proseguono, martedì 28 marzo centinaia di cittadini si sono riuniti a Tecchiena (Frosinone) per partecipare ad una fiaccolata per commemorare Emanuele. Tanta gente è scesa in strada per dimostrare solidarietà ai genitori del giovane, originario della cittadina. Il corteo silenzioso di è poi concluso con una veglia di preghiera.
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