Cronaca

Padova: maxi blitz contro la ‘Ndrangheta veneta

Maxi blitz dei Ros contro la ‘Ndrangheta a Padova. I carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale di Padova, con il supporto dell’Arma territoriale in Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Calabria, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 33 indagati. Lunghissimo l’elenco delle accuse a loro carico. Sono accusati, a vario titolo, di: associazione di tipo mafioso, traffico di stupefacenti, estorsione, rapina, usura, ricettazione, riciclaggio, turbata libertà degli incanti, furto aggravato, favoreggiamento, violazione delle leggi sulle armi, con le aggravanti mafiose.

Il sequestro dei beni di ‘Ndrangheta

L’ordinanza è stata emessa dal gip del tribunale di Venezia su richiesta della Dda di Padova. Contestualmente agli arresti, i militari hanno proceduto alla notifica di oltre 100 informazioni di garanzia e a numerose perquisizioni e sequestri di beni, mobili e immobili, per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro. In conclusione, i provvedimenti odierni nascono dalle indagini scaturite dall’operazione denominata “Taurus” avviate per accertare la presenza, in Veneto, di strutture ‘ndranghetiste.

Il precedente

La presenza della ‘Ndrangheta è storicamente radicata nel ricco Veneto. Un blitz dei carabinieri del marzo del 2019, portò all’arresto di 33 persone e a una cinquantina di perquisizioni, fra Treviso, Vicenza, Belluno, Rovigo, Belluno, Reggio Emilia, Parma, Milano, Crotone e, di nuovo, Padova. Infatti le indagini, partite alla fine del 2015, avevano scoperchiato al fitta rete di infiltrazioni dei clan dei cutresi nel tessuto economico del Veneto. Il giorno precedente, i Ros del comando provinciale di Bergamo avevano dato esecuzione a 19 provvedimenti cautelari. I provvedimenti erano nei confronti di presunti appartenenti ad un sodalizio ‘ndranghetistico operante in Lombardia.

Coronavirus

Risale a ieri, 14 luglio, l’ultima operazione delle forze dell’ordine alla ‘Ndrangheta. Il Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano in un’inchiesta della Dda contro la ‘ndrangheta ha arrestato ieri 8 persone. Le accuse: associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale aggravata dal metodo mafioso e dalla disponibilità di armi, autoriciclaggio, intestazione fittizia di beni e bancarotta. Inoltre, dalle indagini è emerso che una persona inserita in una cosca ha ottenuto contributi a fondo perduto e voleva beneficiare anche dei finanziamenti per le imprese previsti per l’emergenza Covid.

Milena Castigli

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