Una operatrice di un centro di accoglienza di Varcaturo, una frazione del comune di Giugliano, in provincia di Napoli, è stata stuprata da un ospite della struttura, un 25enne nigeriano. Gravi le accuse a suo carico, sequestro e violenza carnale; l’uomo è stato arrestato e condotto nel carcere di Poggioreale.
Secondo una prima ricostruzione fatta dalle forze dell’ordine, la violenza si sarebbe consumata nell’ufficio della vittima – una donna 62enne – all’interno della struttura di accoglienza. L’uomo si è introdotto nell’ufficio, ha chiuso la porta a chiave e l’ha violentata.
Quando una collega ha bussato, il nigeriano ha costretto la donna ad aprire e rispondere per non destare sospetti. Ma l’amica si è accorta dello sguardo terrorizzato della collega e ha allertato i carabinieri. Giunti sul posto, i militari hanno liberato la signora e arrestato lo stupratore. Il fatto è accaduto nell’hotel “Le Chateau”, usato come centro accoglienza.
Il nigeriano, che viveva a Napoli da settembre, è accusato di sequestro di persona e violenza sessuale, anche se non c’è stato un rapporto fisico. Nella struttura di accoglienza di Varcaturo, infatti, sono ospitati 85 migranti e mai si sono verificati episodi gravi. Tanto meno non sono mai esistite tensioni con i residenti.
“Non mi ha violentata – ha raccontato la donna – si è abbassato i pantaloni e ha fatto cose sue. Ha raccontato che non aveva una donna da tre anni e chiedeva chiarimenti sul suo documento, scaduto oggi. Certo rimanere chiusa con lui non è stato piacevole, a un certo punto ha battuto anche i pugni sul tavolo. Ma non mi ha violentata, questo no”.
Su Facebook non è mancato il post di condanna del segretario della Lega, Matteo Salvini, attacca: “Un ‘bravo migrante’ africano, ospite (a spese nostre) di un centro di accoglienza per presunti profughi vicino a Napoli, ha sequestrato e violentato una operatrice della struttura che lo accoglie. È stato arrestato, ma non basta. Castrazione chimica e poi espulsione: questa deve essere la cura”.
Contrario alla posizione del carroccio il sindaco di Giugliano, Antonio Poziello: “La nostra è e resterà sempre una città accogliente, ma tolleranza zero per chi commette reati”. Nel Comune, ed in particolar modo nella fascia costiera, ha spiegato il sindaco “da circa un anno e mezzo non ci sono ulteriori arrivi, se non ad integrazione dei posti lasciati liberi”. Una scelta di operare su numeri precisi di migranti accolti “anche per poter portare a termine piani di integrazione. Ma nessuna tolleranza per chi commette reati”.
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