Al termine di indagini durate circa tre anni, i Carabinieri del Comando provinciale di Potenza hanno sgominato stamani un'organizzazione dedita al traffico e allo spaccio di droga in una vasta zona della Basilicata, eseguendo 36 ordinanze di custodia cautelare (22 in carcere e 14 ai domiciliari). Il blitz si è svolto anche a Bari, Avellino e Bologna.
L’operazione – denominata “Drummer” – è stata coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza. La centrale dello spaccio – hanno accertato i Carabinieri – era a Genzano di Lucania (Potenza): veniva rifornita attraverso contatti, definiti “stretti”, con persone di Andria considerate vicine al clan Pesce-Pistillo. Con la droga – cocaina, hascisc e marijuana acquistate in Puglia – venivano poi “riforniti” altri paesi del Potentino come Tolve, Banzi, Oppido Lucano e Palazzo San Gervasio.
Il gruppo criminale andriese è ben radicato sul territorio – in particolar modo nel centro storico e in zona periferica di San Valentino e si avvale anche dello strumento intimidatorio delle armi per il mantenimento dell’egemonia territoriale delle zone di spaccio. Luigi Pesce, boss del clan omonimo, è attualmente detenuto in carcere perché condannato in primo grado per associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.
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