Hotel Rigopiano, il piccolo Edoardo è orfano: dopo quello della madre, trovato anche il corpo del papà

Sono state riconosciute tutte e 5 le vittime della tragedia dell’Hotel Rigopiano nella frazione del comune di Farindola, in provincia di Pescara, quando – lo scorso 18 gennaio – dopo l’ennesima scossa di terremoto in Centro Italia, una valanga proveniente da una linea di cresta del Monte Tremoggia (Gran Sasso) ha spazzato via quasi completamente la struttura turistica. Trentotto le persone all’interno al momento della tragedia.

Le ultime due in ordine di tempo sono Sebastiano Di Carlo, 49 anni, di Loreto Aprutino (Pescara), e Barbara Nobilio, di 51 anni, anche lei di Loreto Apritino. Sebastiano era il papà del piccolo Edoardo,vivo per miracolo perchè, al momento dell’impatto della slavina, stava giocando a biliardo in un’altra stanza. E’ ricoverato in pediatria in buone condizioni di salute, accudito dagli zii. Ancora non sa che i suoi genitori non ce l’hanno fatta; poco prima del ritrovamento del padre, i soccorrritori avevano estratto anche il corpo esanime della madre, Nadia Acconciamessa. Le prime due vittime accertate erano state  Gabriele D’Angelo, cameriere dell’hotel Rigopiano, e Alessandro Giancaterino, capo dei camerieri e del bar dell’albergo.

In tutto i tratti in salvo sono 11, comprese le due persone che si trovavano fuori dall’albergo e perciò non erano state investite. Tra i sopravvissuti, anche tutti e 4 i bambini presenti nell’albergo. L’ultima salvata è stata Ludovica, la figlia del cuoco Giampiero Parete, l’uomo che per primo aveva dato l’allarme. Era in vacanza con la moglie e i suoi due figli, un maschietto e una femminuccia. La donna e il primogenito erano stati estratti sani e salvi qualche ora prima della piccola; il cuoco ha così potuto riabbracciare la propria famiglia dopo giorni di angoscia per la loro sorte.

I soccorritori continuano a lavorare senza sosta nonostante le temperature molto rigide in una corsa contro il tempo per individuare le 23 persone ancora disperse.