Falsi braccianti agricoli nelle campagne reggine. E' quanto scoperto dalle fiamme gialle del Comando provinciale di Reggio Calabria.
Una lunga indagine, partita lo scorso luglio, che ha consentito di segnalare all'Agenzia delle entrate 33 aziende agricole e il recupero a tassazione di oltre 5,6 milioni di euro quali proventi illecitamente ottenuti – indennità assistenziali e previdenziali erogate dall'Inps – da 923 lavoratori “fantasma”.
Le aziende incrimenate hanno sede nei comuni di Platì, San Luca, Africo, Casignana e Careri. La finanza ha anche scoperto che molti dei bracianti fantasma avrebbero precedenti penali a proprio carico e la presenza tra questi di un latitante.
L'ulteriore approfondimento, questa volta sotto l'aspetto fiscale, fa seguito alle indagini in materia di spesa pubblica che, nel luglio scorso, avevano portato alla denuncia alla Procura della Repubblica di Locri dei titolari delle stesse aziende agricole e dei falsi braccianti, accusati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
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