Epidemia di colera ad Haiti, 132 morti e 15 mila infetti

Haiti

Un’epidemia di colera ha causato 132 morti nel solo 2014 ad Haiti. Le persone infettate in meno di un anno sarebbero circa 15mila. Lo si legge in un report dell’Onu. La Missione di Stabilizzazione ONU a Haiti (Minustah) sta offrendo il proprio supporto alla Direzione Nazionale per la fornitura d’acqua e di servizi igienici per la fornitura di oltre 800 kg di cloro in polvere e la distribuzione di acqua potabile in alcune delle aree più colpite nella regione del fiume Artibonite, nel nord del Paese. L’epidemia di colera ad Haiti del 2010 ha avuto inizio verso la fine del mese di ottobre nella regione Saint-Marc, a circa 100 km a Nord della capitale Port-au-Prince, contagiando almeno 150.000 persone e provocando, in quattro anni, 8.655 decessi.

Le precarie condizioni igieniche dovute al terremoto del 12 gennaio 2010 – che coinvolse circa 4 milioni di persone, provocò più di 200 mila vittime e ingenti danni alle abitazioni – hanno portato all’insorgere e alla rapida diffusione del colera, una malattia infettiva del tratto intestinale, caratterizzata dalla presenza di diarrea profusa, spesso complicata con acidosi e vomito che può portare alla morte se non curata tempestivamente. Gli sforzi per il contenimento dell’epidemia hanno incluso l’invio di personale medico nelle regioni del fiume Artibonite – ritenuto l’epicentro dell’epidemia – campagne d’informazione pubblica per la prevenzione e la cura, ma anche strutture in cui i pazienti contagiati vengono posti in quarantena e curati. Il Programma Alimentare delle Nazioni Unite porta avanti da anni la distribuzione di pasti già pronti e di biscotti ad alto valore energetico negli ospedali delle aree colpite, per assicurare che la popolazione non si nutra con cibi cotti con acqua contaminata.