Quell'agognato caldo che fino a due settimane fa sembrava non voler arrivare mai, ha finalmente spiegato le sue ali di fuoco sull'Italia. Nel bollettino delle ondate di calore del Ministero della Salute spuntano, infatti, i primi bollini rossi, che che indicano il massimo livello di rischio per la salute di tutta la popolazione, non solo quindi per le fasce più deboli. Ventisette le città monitorate.
Come oggi – si legge sull'Ansa – anche domani e dopodomani il livello più alto di rischio, il 3 (in una fascia che parte da 0) è stato assegnato a Campobasso e Perugia dove sarà ancora caldo record. Il bollino arancione (livello 2), che invece indica il rischio per la fascia più suscettibile della popolazione, è spettato, solo domani, a Bari (come oggi) e Palermo. Bollini verdi invece, quindi nessun rischio caldo, anche domani e dopodomani per Milano, Firenze e Torino, mentre Napoli anche domani è contrassegnata con il bollino giallo che indica condizioni di pre-allerta caldo. Roma, invece, anche domani è da bollino verde, giallo giovedì. Per venerdì le previsioni di 3bmeteo.com indicano l'arrivo di una seconda ondata di calore, che interesserà soprattutto il Centro-Sud, con punte di 38-40 gradi, ma anche il Nord sebbene in parte attenuata. Il picco è previsto tra venerdì e sabato sulle zone interne di Sicilia, Sardegna, Campania, Calabria, Basilicata e Puglia.
In un'intervista ad In Terris del mese scorso a proposito dell'anomalo freddo di maggio, Daniele Parolin, redattore de iLMeteo.it, aveva ipotizzato che “un primo accenno di estate” sarebbe arrivato “verso la fine del mese e una nuova fase incerta a inizio giugno, con la bella stagione che dovrebbe prendere il via dalla metà del prossimo mese, quando gli anticicloni africani porteranno le temperature sopra i 30 gradi un po' ovunque”. E ancora, Parolin si era spinto anche in una previsione più a lungo termine: “E le dico subito che, secondo l'ultimo aggiornamento delle previsioni stagionali del Centro Europeo, avremo un'estate e un inizio di autunno con temperature sopra la media di uno/due gradi”.
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